di Gabriele Corona*
I recenti provvedimenti della magistratura confermano che il concorso per impiegati all’AMTS era truccato per i motivi indicati nel dossier presentato da Altrabenevento il 22 settembre scorso. Infatti la complessa indagine ancora in corso, condotta con estrema precisione e celerità dal Nucleo Operativo della Guardia di Finanza su disposizioni del Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente, ha dimostrato che la società Studio Staff che ha curato il concorso, è stata scelta con una gara illecita, il Bando di concorso fu reso noto solo ad alcuni e le procedure per la selezione dei candidati è stata viziata al fine di favorire familiari, congiunti ed affini di dirigenti ed amministratori dell’AMTS e del Comune di Benevento.
Per questi motivi sono stati finora contestati i reati di corruzione, turbativa d’asta e truffa, per il direttore dell’AMTS ed un funzionario della Studio Staff, mentre l’abuso di ufficio viene ipotizzato per l’amministratore della stessa società e per quelli dell’AMTS in carica fino a pochi giorni fa.
Naturalmente per accertare tutte le singole responsabilità penali occorre attendere la fine dei processi, ma i fatti emersi confermano che in questa città il livello di corruzione nella pubblica amministrazione ha davvero superato ogni limite di sopportabilità e non viene di certo contrastato da rappresentanti politici ed istituzionali che, invece, sono i primi responsabili di questo degrado.
Infatti, come dimostra la polemica in atto in questi giorni tra maggioranza ed opposizione al Comune di Benevento, la discussione si riduce agli insulti per nascondere le proprie responsabilità. I consiglieri di opposizione attaccano il sindaco ma dimenticano di dire che nessuno di loro è stato capace, oltre la protesta, di fare la benché minima osservazione critica sui documenti di quel concorso che pure avevano avuto. Fausto Pepe reagisce in modo scomposto per non ammettere che dopo aver difeso quel concorso, ha chiesto al Consiglio di Amministrazione dell’AMTS di annullarlo per i motivi indicati nel dossier presentato da Altrabenevento perché, evidentemente, i funzionari comunali erano troppo coinvolti per poter rendere credibile una loro relazione in materia.
Ma le incontestabili responsabilità politiche della maggioranza diventano ancora più gravi se si considera che il sindaco e la sua amministrazione non hanno fatto nulla per evitare di ripetere gli “errori” commessi con la selezione di personale all’AMTS. Infatti, anche i recenti concorsi interni al Comune di Benevento presentano numerosi elementi di gravi difformità e di anomalie che saranno prossimamente denunciate con un apposito dossier e conseguente richiesta di indagini della magistratura.
Ancora più inquietante appare la annunciata selezione per dirigenti presso l’Ente, anche con mobilità da altre amministrazione, che rischia di diventare uno degli elementi di trattativa tra potentati politici per la candidatura del sindaco, piuttosto che un sistema per reclutare bravi funzionari da assumere per coprire posti vuoti, a cominciare da quello di Dirigente del Settore Legale.
* presidente associazione Altrabenevento