Birra, e sai cosa bevi. Sul finire degli anni 80 con questo lo slogan, veicolato dall’autorevolezza e dalla simpatia di Renzo Arbore, i produttori di birra accreditavano la naturalezza e salubrità delle proprie bevande, conquistando quote di mercato a scapito del vino. Sciagurate cantine, infatti, avevano avvelenato col metanolo bottiglie, persone e l’intero settore vitivinicolo italiano. Storia passata, è restata, però, l’abilità dei birrai a usare le leve del marketing e della comunicazione. Le rosse, le doppio malto, le IPA, la grande moda delle birre artigianali. Come per tutte le mode ci sono dei pionieri, abili nella produzione e nella commercializzazione, capaci di imporre con le caratteristiche del proprio prodotto e l’originalità della comunicazione nuove vie e molti seguaci, il gruppone, come al Giro d’Italia, con tanti onesti corridori e un bel po’ di scarsi.
Oggi i birrifici artigianli, i microbirrifici e i birrifici agricoli abbondano e inondano il mercato con bevande che spesso valgono meno di una gazzosa (bibita da rivalutare).
È bene, tuttavia, e questa rubrica essenzialmente per questo, concentrarsi sul buono, segnalarlo, raccontarlo.
La birra è una bevanda piacevole sempre ma che d’estate, bevuta fredda o molto fredda come usa qui da noi, regala ristoro particolare: rinfresca e disseta.
Segnaliamo, allora, tre birre che a nostro avviso, nell’incontenibile e variegato mondo delle birre artigianali, si segnalano per originalità e bontà.
Partiamo dalla più semplice, Seta. Il nome evoca carezze, freschezza, morbidezza, soavità. E la bevanda che sgorga dalla bottiglia con etichetta senza fronzoli è esattamente così. Carezzevole, piacevole, semplice. Agrumata d’arancio, profumata di coriandolo, di bassa gradazione (5°), effervescenza sottile ed altissima bevibilità. Seducente.
Un step più su per complessità, Stregabianca. Anche qui il nome è chiaro e coerente con le caratteristiche della birra. Speziatura di coriandolo di nuovo ma in questo caso accompagnato dal bergamotto. L’intensità olfattiva che ne consegue è di ampio spettro. Al gusto , probabilmente per via del frumento aggiunto al malto d’orzo in fase di fermentazione, si impone una pienezza non frequente per la tipologia (blanche). Finisce con una piacevole sensazione pungente recata anche da un’effervescenza corposa. Maliziosa.
Infine, una birra per palati di carattere, Vuur & Vlam. Fuoco e fiamma. Birra olandese, intensa già dal colore che si impone ambrato sotto la densa e persistente schiuma color crema. I profumi sono esuberanti di fiori, erba, luppoli. Espressione autentica dello stile IPA al gusto è amara senza compromessi seppure si avvertono sensazioni fruttate e floreali. Una tempesta.
Seta – Birrificio Rurale – www.birrificiorurale.it
Stregabianca – Birrificio Alkimia – www.birrificioalkimia.it
Vuur & Vlam – De Molen – www.brouwerijdemolen.nl