di Billy Nuzzolillo
Da diversi anni tiene banco sui media la questione dell’agognato raddoppio della statale Benevento – Telese – Caianello, meglio conosciuta con il nome di Telesina, senza che peraltro agli annunci siano poi seguiti atti concreti.
Nel frattempo, però, il manto della strada – che, ricordiamolo, è classificata a scorrimento veloce – versa in uno stato di totale abbandono e incuria al punto che l’ente proprietario, l’Anas, anziché provvedere ad effettuare lavori di ordinaria manutenzione divenuti ormai improcrastinabili, ha pensato bene di abbassare il limite di velocità dai precedenti 80 chilometri orari agli attuali 60 chilometri orari in modo da ridurre la possibilità che qualche automobilista possa avviare una pratica di risarcimento in caso di incidente stradale causato dal pessimo stato in cui versa la strada.
Inoltre, paradosso dei paradossi, alla sicurezza degli automobilisti in transito sembrano preoccuparsi maggiormente i comuni attraversati dall’importante arteria di collegamento tra l’autostrada del Sole e la Napoli – Bari che non l’ente proprietario, tant’è vero che si è assistito ad un proliferare di delibere che, in nome di quella sicurezza trascurata dall’Anas, hanno previsto l’installazione di autovelox. L’ultimo a farlo in ordine di tempo è stato il comune di Paupisi che in queste ore sta installando l’ennesima postazione fissa di controllo della velocità.
In realtà, più che a garantire la sicurezza degli automobilisti in transito, gli amministratori puntano sugli autovelox per rimpinguare le esangui casse comunali e pazienza se il rischio è che nel tempo sempre meno automobilisti e autrasportatori decideranno di abbattere i costi e accorciare i tempi e chilometri di percorrenza uscendo dall’autostrada a Caianello e rientrandovi a Castel del Lago (o viceversa) perché il gioco non varrà più la candela a causa del pessimo stato del fondo stradale (e dei conseguenti danni che ne derivano ai mezzi che la percorrono), degli assurdi limiti di velocità imposti dall’Anas e dal progressivo proliferare di autovelox.
Tutto ciò, ovviamente, finirà con il determinare un drastico calo delle statistiche di percorrenza che, ricordiamolo, sono alla base del progetto di raddoppio.
Di qui, quindi, l’appello al sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, affinchè intervenga presso l’Anas non solo per continuare ad alimentare il “sogno” del raddoppio delle corsie ma anche per chiedere un deciso e tempestivo intervento di ripristino di condizioni minime di percorribilità in sicurezza dell’arteria in modo da riportare il limite di percorrenza ai precedenti 80 chilometri orari.
E, visto il rapace tentativo di approfittare dell’attuale ed assurdo limite di velocità per rimpinguare ulteriormente le casse comunali a danno degli automobilisti, sarebbe anche il caso che il potentissimo sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti approfittasse di uno dei suoi frequenti appuntamenti “istituzionali” con gli amministratori locali sanniti per spiegare – in particolare a quelli sul cui territorio insiste la statale Telesina – che certe “furbizie” alla lunga rischiano di avere una ricaduta nefasta su un territorio che già è a forte rischio di desertificazione, come ha evidenziato il rapporto diffuso nelle scorse ore dallo Svimez.
Insomma, intervenga prima che sia troppo tardi.