di Billy Nuzzolillo
Domani la città di Benevento ospiterà il Campania Gay Pride. Nelle stesse ore il comitato “No al Gay Pride a Benevento” e Forza Nuova terranno delle contromanifestazioni.
Sarà l’epilogo di mesi e mesi di acceso “confronto” culturale sul tema della difesa della famiglia tradizionale da un lato e dei diritti degli omosessuali dall’altro. Sullo sfondo una città a tratti apparsa culturalmente bigotta e scarsamente laica. Un aspetto, quest’ultimo, che non sorprende affatto chi conosce la persistente anima papalina che la caratterizza.
Personalmente, mi schiererò idealmente accanto a coloro che manifesteranno per la rivendicazione di un diritto e per combattere la strisciante cultura omobofa che ancora caratterizza larghi settori della nostra società. E lo farò solo idealmente perché, per indole e carattere, non amo né gli integralismi nè le manifestazioni in cui taluni interpretano il momento con un atteggiamento vagamente esibizionistico.
Una scelta di campo netta, dunque, e sostanzialmente in linea con quello spirito libertario che nel lontano 1981 mi indusse a partecipare attivamente alla campagna referendaria per la difesa del diritto all’aborto e che oggi mi vede favorevole al diritto all’eutanasia e al riconoscimento giuridico dei diritti degli omosessuali, pur non spingendomi all’equiparazione dei diritti delle coppie gay a quelli delle famiglie tradizionali in materia di adozioni.
Lo stesso spirito libertario mi induce a ritenere giusto il fatto di consentire lo svolgimento di contromanifestazioni nelle stesse ore in cui il centro storico sarà invaso da manifestanti provenienti dall’intera regione per partecipare al Gay Pride.
L’unica preoccupazione, e credo che non sia solo mia, riguarda però l’aspetto logistico e soprattutto la possibilità che possano crearsi possibili “incroci” tra la varie manifestazioni.
Aspetto, quest’ultimo, che sicuramente sarà stato attentamente valutato nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi nei giorni scorsi in prefettura, ma che comunque non ha indotto i partecipanti a decidere di delocalizzare, ad esempio, il corteo di Forza Nuova in un quartiere periferico della città. In ogni caso, le condizioni di sicurezza saranno garantite anche dalla presenza di un Reparto Celere della Polizia di Stato, che affiancherà le forze dell’ordine locali.
Una presenza importante, dunque, che sicuramente fungerà da forte deterrente per eventuali malintenzionati, ma che in ogni caso non garantirà in assoluto la possibilità che possano comunque verificarsi “incroci” pericolosi.
Di qui l’invito al senso di responsabilità che rivolgo ai partecipanti affinchè la giornata di domani possa essere ricordata come un momento di contrapposizione ideologica e persino di “scontro”, purchè quest’ultimo rimanga su un piano esclusivamente dialettico. Altrimenti a perdere saranno tutti, dalle istituzioni ai manifestanti, senza distinzione alcuna.