di Billy Nuzzolillo
A circa due settimane dalla violenta aggressione che subii da alcuni ultras della Virtus Goti, il sindaco di Sant’Agata, Carmine Valentino, al cronista del Mattino che domenica gli chiedeva di esprimersi sull’accaduto ha così risposto: “Ribadisco il mio no comment sugli episodi accaduti al termine della partita di Puglianello”.
Di qui l’eloquente commento della redazione del Mattino: “(C’è) un clima di crescente preoccupazione in città a causa del rischio di una deriva di violenza dalla quale per altro sono mancate chiare prese di distanza pubbliche da parte delle istituzioni locali. Né, nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Sant’Agata ha inteso pronunciarsi con un documento rispetto al clima di tensione che rischia di determinare un’immagine negativa per una città al contrario nota per l’accoglienza, l’ospitalità, la vivibilità e la sua vocazione turistico-culturale”.
Una presa di posizione, quella del principale quotidiano del Mezzogiorno, molto netta e che prefigura uno scenario inquietante, come spiegherò di seguito.
Partiamo dagli antefatti. Il 4 giugno 2014 pubblicai sul blog Sanniopress.it il post “Il sindaco dei miracoli” in cui evidenziai alcuni aspetti del primo cittadino di Sant’Agata dei Goti. L’articolo in questione diede, poi, il titolo al mio libro “il sindaco dei miracoli”, presentato a Benevento il 14 novembre 2014 assieme al libro di Giancristiano Desiderio “La metà di sempre”.
Nello stesso periodo, a seguito della desecretazione dell’audizione che il pentito del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, tenne davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo di rifiuti, la Procura della Repubblica di Benevento aprì un’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti tossici in provincia di Benevento e il Nipaf, su mandato della stessa Procura, effettuò numerose operazioni di scavo e carotaggio nelle ex cave tufacee di Sant’Agata dei Goti.
L’argomento fu trattato con vari post da Giancristiano Desiderio sul blog Sanniopress.it. Post che il sindaco di Sant’Agata dei Goti non gradì al punto che, nel corso del consiglio comunale tenutosi il 30 novembre 2014, insultò pesantemente Desiderio. Comportamento che, a mia volta, censurai sul blog Sanniopress.it (“Se il sindaco è nudo”).
Nelle successive settimane si registrò l’assordante silenzio dei seguaci di Valentino, che evidenziai in un ulteriore articolo pubblicato sul blog Sanniopress.it il 15 dicembre 2014.
Lo scorso 17 marzo scrissi, poi, il post “La farsa del divieto d’accesso ai tifosi della Dionis” in cui spiegai che, a differenza di quanto scritto dai giornali, l’assurda decisione non era stata adottata autonomamente dal questore, bensì era conseguente ad una richiesta effettuata dalla stazione dei carabinieri di Sant’Agata dei Goti. L’articolo non fu gradito dai dirigenti della “creatura” calcistica del sindaco Valentino che in un successivo comunicato, pur confermando quanto da me sostenuto, mi attaccarono senza apparente motivo.
Risposi, a mia volta, sul blog Sanniopress.it e colsi anche l’occasione per ribadire l’apprezzamento per la tifoseria gota, che aveva aveva inscenato persino una protesta per contestare il divieto imposto ai tifosi della Dionis.
Nonostante ciò, in occasione dell’incontro Vitulano-Virtus Goti del 4 aprile scorso, dalla tribuna ospiti inaspettatamente partì il coro “Nuzzolillo, pezzo di merda”. Coro poi ripetuto anche durante la partita Puglianello-Virtus Goti dello scorso 10 maggio alla presenza di un silente e indifferente sindaco Valentino.
Altro particolare inquietante è che i miei aggressori, appena mi individuarono nel parcheggio dello stadio, iniziarono a gridare “Adesso scrivi anche questo”, con chiaro riferimento alla mia attività giornalistica, e continuarono a ripeterlo anche durante l’aggressione.
Sullo sfondo di questa vicenda aleggia, dunque, l’attività giornalistica del blog Sanniopress.it, che pare non sia gradita al sindaco di Sant’Agata dei Goti e che in qualche modo potrebbe aver determinato la scelta del silenzio.
Un silenzio che, però, stride fortemente con il comunicato di condanna e solidarietà emesso dalla Virtus Goti e con il post di condanna di ogni forma di violenza scritto dai Fedayn Goti sul proprio profilo Facebook alla vigilia dello spareggio-promozione di domenica scorsa. Post a cui, tra l’altro, è seguito anche il coro “Nuzzolillo uno di noi” intonato sugli spalti dello stadio di Sarno.
La scelta del primo cittadino di Sant’Agata dei Goti, tra l’altro, rischia persino di essere pericolosamente male interpretata dagli autori del vile pestaggio.
Di qui l’invito a valutare attentamente il “rischio di una deriva di violenza” prospettato – si badi bene – dal Mattino, e non dal sottoscritto, perché se un giorno dovessero verificarsi altri episodi di violenza ai danni del sottoscritto, Giancristiano Desiderio o altri ancora il silenzio di questi giorni peserà come un macigno.
A futura memoria.