di Billy Nuzzolillo
Il comunicato diffuso dalla Virtus Goti ha il merito di aver chiarito definitivamente che la decisione di vietare la trasferta ai tifosi della Dionis Telesia non è da attribuire all’iniziativa autonoma del questore, bensì nasce da una segnalazione effettuata dalla medesima società alla stazione dei carabinieri di S. Agata dei Goti. In pratica, quanto da me sostenuto in precedenza.
Inoltre, stante i problemi di capienza dello stadio “Razzano”, non si comprende per quale motivo nell’imminenza dell’incontro la società Virtus Goti abbia invece assunto l’iniziativa di invitare i tifosi della Dionis Telesia ad assistere l’incontro. Iniziativa assunta, si badi bene, in palese ed evidente violazione dell’ordinanza emessa dal questore di Benevento e, conseguentemente, meritevole di attenzione da parte dell’autorità giudiziaria.
Quanto all’assenza dei carabinieri dello scorso anno all’arrivo del Real Cerreto fa piacere apprendere che tale assenza fu dovuta al “cambio di percorso del pullman proveniente da Cerreto, non prontamente comunicato”. Peccato, però, che l’unica istituzione che contattò il Real Cerreto per concordare il percorso fu il comitato regionale della Figc, mentre non ci fu alcun tipo di rapporto con i carabinieri della stazione di S. Agata dei Goti, né prima né dopo la mancata disputa dell’incontro.
E, dunque, nonostante tra i tesserati della Virtus Goti ci sia anche il figlio del comandante della locale stazione dei carabinieri (come affermato dalla società nel comunicato in questione), appare evidente che in questo caso tra la Virtus e i rappresentanti dell’Arma ci sia stato un deficit di comunicazione….
Spiace, inoltre, che la dirigenza non abbia colto il senso del mio elogio alla correttezza avuta nei miei confronti dai tifosi della Virtus Goti in occasione dell’incontro dell’andata con la Dionis. Elogio che rinnovo, anche alla luce delle lodevoli iniziative assunte dal tifo organizzato santagatese in occasione del recupero di mercoledì scorso, e cioè l’ingresso sugli spalti dopo dieci minuti dall’inizio dell’incontro per solidarizzare con i colleghi della Dionis, costretti loro malgrado a disertare la partita, e i cori in ricordo dell’ex presidente del Vitulano Matarazzo. Ancora una volta i tifosi della Virtus Goti hanno mostrato di meritare categorie superiori ben più della società che sostengono.
Sarebbe il caso, infine, che i dirigenti della Virtus (che ringrazio per avermi offerto quest’ulteriore occasione per incrementare le visualizzazioni…) più che alle risse verbali e alle polemiche sui social network (vedi quelle recenti con il Vitulano) si dedicassero maggiormente al miglioramento dell’organizzazione societaria e della comunicazione, che in verità appare eccessivamente verbosa o, come nell’ultimo caso, addirittura autolesionistica!