Il Vangelo secondo Mastella. L’ultimo venerdì del mese, per i prossimi cinque mesi, a partire dal 27 marzo, Clemente Mastella leggerà e commenterà un passo del Nuovo Testamento nella chiesa dell’Annunziata, ex chiesa di Santa Rita, nel centro storico di Benevento. “Il mio sarà un commento laico”, precisa l’ex ministro di Grazia e Giustizia, “mentre il commento religioso e teologale è affidato a don Mario Iadanza e al padre dei frati minori Francesco De Feo”. Perché questa scelta? “Siamo in tempi in cui è doveroso riscoprire le radici cristiane della nostra civiltà”, dice Mastella, “per conservare la libertà della nostra pacifica convivenza civile”.
Al centro del commento laico di Mastella sembra che ci sarà soprattutto l’interesse per San Paolo. Il 27 marzo sarà letta la lettera ai cristiani di Efeso conosciuta come lettera agli efesini. In questa lettera, che ha come tema la pace e la nuova vita, l’apostolo paragona la Chiesa ad una donna amata resa santa da Cristo e abolisce la distinzione tra ebrei e pagani per creare un unico popolo: “Pace a voi che eravate lontani e pace a quelli che erano vicini”. Anche il nuovo e diffuso libro di Emmanuel Carrère – Il Regno, Adelphi – è un’interpretazione del cristianesimo delle origini, si basa su una lettura di Paolo e parla di una “vita nuova”. “Sì lo so”, osserva Mastella, “ma è un libro un po’ dissacrante, mentre io proverò solo a leggere laicamente la Parola di Dio”. Per Mastella, che è stato un rappresentante del cattolicesimo politico di Prima e Seconda repubblica, si tratta di inaugurare una nuova fase della vita e, proprio come dice Paolo agli efesini, “la vostra vecchia vita, rovinata e ingannata dalle passioni, dovete abbandonarla, così come si mette via un vestito vecchio” e dovete “diventare uomini nuovi, creati simili a Dio, per vivere nella giustizia, nella santità e nella verità”.
Mastella è stato non solo democristiano ma anche amico di Francesco Cossiga e ascoltava con gusto, ai tempi della Festa di Telese, le sue conversazioni ispirate a un cattolicesimo liberale. L’ex picconatore era un lettore del cardinale Newman che rivendicava il primato della coscienza libera anche al cospetto del papa. Forse, Mastella, commentando laicamente il Vangelo nella papalina Benevento, si ricorderà della lezione di Cossiga e nonostante la sua “vita nova” avvertirà un po’ di sana e umanissima nostalgia.
tratto dal Corriere del Mezzogiorno del 18 marzo 2015