di Billy Nuzzolillo
L’incontro di calcio di prima categoria Virtus Goti-Dionis Telesia, in programma domani presso lo stadio Razzano di Durazzano, “su disposizione della Questura di Benevento, si disputerà in assenza della tifoseria ospite”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso ieri sera dal comitato regionale campano della Figc, che tra l’altro non specifica in che modo il provvedimento verrà attuato vista l’assenza della tessera del tifoso nelle categorie minori.
Comunque, a differenza di quanto potrebbe apparire, non si tratta di un provvedimento adottato autonomamente dal questore di Benevento, che si è limitato invece a recepire una richiesta in tal senso proveniente dall’organo territorialmente competente e, come da prassi, a sottoporlo poi al prefetto al fine di adottare il provvedimento finale.
Non si sa se la richiesta della stazione dei carabinieri di S. Agata dei Goti, competente per territorio, sia stata effettuata autonomamente o a seguito di una segnalazione pervenuta dalla società ospitante, ma resta il dato che si tratta di un pericoloso precedente e che la decisione ha contorni addirittura grotteschi, anche perché si tratta del recupero di una gara sospesa per vento e per la disputa della quale – si badi bene – in precedenza non era stato richiesto analogo provvedimento.
Alla base della richiesta effettuata dai carabinieri di S. Agata dei Goti ci sarebbero gli incidenti avvenuti sugli spalti in occasione dell’incontro d’andata disputatosi a S. Salvatore Telesino.
Un principio di rissa a cui assistetti, seduto tra l’altro accanto alla tifoseria della Virtus Goti (che per onestà devo sottolineare, pur riconoscendomi, non manifestò alcuna ostilità nonostante le aspre polemiche conseguenti l’episodio di Durazzano dello scorso anno). Il principio di rissa fu subito sedato, senza nemmeno la necessità di un intervento da parte delle forze dell’ordine che, se la memoria non m’inganna, non erano nemmeno presenti al momento degli scontri. E, soprattutto, l’incontro proseguì regolarmente senza che sugli spalti, privi di delimitazione tra le tifoserie, accadessero poi ulteriori incidenti.
Una situazione che, per inciso, i carabinieri di S. Agata dei Goti avrebbero potuto anche facilmente approfondire, visto che nelle fila dei saticulani milita il figlio di un graduato dei carabinieri della locale stazione.
In ogni caso, resta il dato che la Dionis Telesia è allenata da un santagatese, che nel suo staff vi sono dei santagatesi e, aspetto che rischia di rendere la vicenda oltremodo ridicola, tra i supporters della Dionis vi sono anche dei ragazzi di S. Agata dei Goti, legati da profonda amicizia con l’allenatore santagatese. Una sorta di derby, insomma.
Ora sarebbe interessante capire in che modo domani il provvedimento verrà attuato, dando per scontata la chiusura del settore ospiti. Come si farà ad impedire l’accesso alla tribuna centrale del Razzano ai tifosi della Dionis? Si chiederà loro un documento di identità attestante la provenienza geografica? E, vista la presenza di tifosi della Dionis residenti a S. Agata dei Goti, si procederà ad un interrogatorio per conoscere la simpatia calcistica di ogni singolo spettatore?
Insomma, una situazione davvero grottesca, che meriterebbe una grossa risata se non fosse allo stesso tempo anche tragica, visti i risvolti negativi che potrebbe avere in futuro sul calcio dilettantistico sannita la decisione assunta dalla questura su richiesta dei carabinieri di S. Agata dei Goti (autonomamente o meno che sia…).
E, sempre a proposito dei carabinieri di S. Agata dei Goti mi torna alla mente quanto accaduto lo scorso anno sempre allo stadio Razzano di Durazzano in occasione di Virtus Goti-Real Cerreto. Nonostante le segnalazioni sul rischio concreto di possibili incidenti effettuate con largo anticipo a questura e comitato regionale campano della Figc, quest’ultimi si preoccuparono di inviare due commissari di campo con il compito di scortare la squadra ospite fino allo stadio mentre i carabinieri arrivarono solo quaranta minuti prima della gara, ovvero dopo che gli incidenti si erano già conclusi!
Eppure, si sa che le squadre ospiti in genere arrivano allo stadio almeno un’ora prima dello svolgimento dell’incontro e credo che dovrebbero saperlo anche coloro che hanno una certa familiarità con i calciatori.
Ma questa è un’altra storia e fa parte del passato. Quello che preoccupa, invece, è il presente e la farsa che andrà in scena domani all’ingresso dello stadio Razzano di S. Agata dei Goti.