(NTR 24) – Domani3 marzo 2015 alle 10.00, presso l’Aula magna l’Università degli Studi del Sannio di via delle Puglie, 82 – Benevento, Serge Latouche inaugura il ciclo di lezioni e prestigiosi incontri che si articoleranno per la durata del Master per Manager delle Imprese Agro-sociali e delle Reti Territoriali (MIART) con una inedita lezione magistrale dal titolo “Nuove economie. Ri-territorializzazione e decrescita”.
Il filosofo ed economista francese ripropone così il motivo della “riterritorializzazione” come necessaria rilocalizzazione delle produzioni e, ancor prima, riscoperta profonda del senso che lega gli uomini ai luoghi, che rappresenta uno dei pilastri del suo pensiero, noto in Italia come della “decrescita”. Questa volta, l’idea di Latouche sul senso del rapporto tra le comunità e i loro territori trova immediato riscontro nel modello, vivo e produttivo, delle Comunità Locali Sostenibili di Mediterraneo Sociale, le quali, come spiega il presidente Salvatore Esposito, “rappresentano una possibilità, concreta ed esportabile, di governance innovativa partecipata dal basso, un orizzonte politico, e perciò operativo, che preferisce al potere sulla terra, che è di pochi, quella sovranità sui luoghi che è culturalmente propria delle comunità che li abitano.”
Il volume – Buona formazione, buona occupazione, buon ambiente e buone relazioni. Questa è la sfida del volume di Salvatore Esposito, Acciuffare la luna. Comunità Locali Sostenibili. Donne e uomini nell’Economia della Reciprocità (Iod, 2015), sulla qualità dei progetti locali e sulla strategia della riterritorializzazione nella utopia concreta della decrescita, che ha una corposa e significativa introduzione di Serge Latouche. Salvatore Esposito, presidente di Mediterraneo Sociale, viene dalla pubblica amministrazione, dove è stato dirigente per venti anni. Da cinque anni si è licenziato perché – si legge sulla copertina del suo volume – ama tessere reti di Comunità.
Il suo volume «si trasformerà certamente in un libro di strada, una guida appassionata per chi cerca per sé, per gli altri e le altre un bel modo di vivere, una buona vita», parole di Luisa Cavaliere, da poco nominata ambasciatrice a Expo 2015 per la sezione We-Women for Expo.
Il Master – Il Master per Manager delle Imprese Agro-sociali e delle Reti Territoriali (MIART) rappresenta un progetto scientifico, sociale ed economico del tutto inedito, volto a sviluppare competenze di management nel campo dell’agricoltura sociale e del welfare di comunità sia nell’ambito del Terzo Settore che dei network territoriali pubblici e privati. Grazie allo sviluppo del percorso formativo, di concerto con il dipartimento DEMM, il mondo accademico incontrerà concretamente il Terzo settore. Eminenti studiose e studiosi italiani e stranieri vengono a Benevento per parlare di Comunità Locali Sostenibili e farne esperienze replicabili e universali.
Il MIART formerà il management di un nuovo Mezzogiorno e una nuova Europa, contro il consumismo distruttivo della globalizzazione e l’appiattimento culturale sull’Homo oeconomicus, per la difesa della biodiversità, la qualità della vita e il futuro del Pianeta. Un nuovo modello di economie fondate sui valori di solidarietà e di sostenibilità e non solo del profitto. Artefici di questo inedito progetto, l’Università e le reti locali per l’economia sociale, ma anche sindaci, economisti, giovani del territorio in cerca di buona formazione e buona occupazione.
Il MIART – Il percorso di messa a punto del MIART, iniziato con il sodalizio intellettuale tra il DEMM (Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi) dell’Università del Sannio e Mediterraneo Sociale scarl, una innovativa rete di Terzo settore in Campania, viene siglato il 20 marzo 2014.
Il confronto culturale con le due realtà ha poi dato vita al ciclo di conferenze internazionali Transiti Mediterranei, con relatrici e relatori tra i quali Annarosa Buttarelli, Luigino Bruni, Antonio Calabrò, Giuseppina De Simone, Ranveig Eckhoff, Rita El Khayat, Gad Lerner, Maria Liguori, Giuseppe Marotta, Ina Praetorius, Paola Profeta, Imma Vitelli.
Al Master hanno aderito anche centri di ricerca di eccellenza come l’Università degli Studi di Verona, con il Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia, e l’Università Statale Politecnico di Milano (PoliMi).La collaborazione istituzionale di partenza si è allargata a Comuni e ad aziende agricole profit e non profit, a fattorie sociali, a Slow Food e alle sue Comunità del Cibo, ai gemellaggi con realtà economiche e sociali europee, finalizzati anche all’elaborazione di progetti internazionali per la difesa della biodiversità nei territori rurali e alla promozione della sostenibilità etica e ambientale dei processi economici locali.
Laboratorio culturale e incubatore d’impresa, questo Master – sostenuto anche da istituzioni pubbliche e da imprese – è un segnale straordinario di una nuova strategia culturale ed economica nella costruzione di Comunità Locali Sostenibili, di progetti locali attraenti, di sinergie fra attività economiche e turismo sociale.
Il DEMM, diretto dal prof. Giuseppe Marotta, apre l’Università al Terzo settore e alle imprese, promuovendo una forte contaminazione fra mondo accademico e attività economiche reali e territoriali. «Un nuovo Mezzogiorno – afferma Marotta – si può costruire a partire da queste esperienze di economie locali sostenibili e a forte responsabilità sociale e valoriale, attualizzando gli insegnamenti di Manlio Rossi Doria.
La rete di Mediterraneo Sociale sta costruendo opportunità occupazionali da non sottovalutare e l’Università e il mondo accademico e della ricerca devono accettare nuove sfide, anche l’idea di una formazione universitaria più diffusa, più di qualità, orientando sul genius loci e pensando globalmente».