di Billy Nuzzolillo
Stamani, appena giunto in paese prima di partire per Benevento, sono stato attratto da uno spettacolo insolito: nella centralissima piazza San Martino erano stati stesi ad asciugare alcuni indumenti.
I primi passanti, anche loro colpiti dall’insolito quadretto da quartiere napoletano, facevano notare con aria fintamente sdegnata (ma in fondo divertita) l’insolita scena: “Hai visto cosa hanno combinato?”.
Avendo fretta, non mi sono soffermato eccessivamente sull’insolito episodio. Appena giunto nel capoluogo, però, ho parcheggiato l’autovettura e mi sono collegato a facebook. L’evento ovviamente era stato proiettato sui social network e si è creato subito il partito dei contrari e dei favorevoli. La solita divisione tra guelfi e ghibellini tanto cara agli italiani…Un evento, insomma, che ha rotto la stanca e ripetitiva abitudinarietà delle solitarie mattinate cerretesi.
Dico subito che stringo idealmente la mano all’autore del gesto, pur non conoscendo al momento le sue reali intenzioni. La vita, a mio avviso, deve infatti comprendere un piccolo spazio da dedicare alla folle creatività, altrimenti si finisce con il ridurre tutto ad una monotona ripetizione di gesti scontati.
E solo Dio, sempre che come credo davvero esista, sa di quanto bisogno abbiamo di piccole e in fondo innocue follie che compensino questo grigio scorrere dei nostri giorni al tempo della grande crisi.
Il Sessantotto, tra i vari slogan che ci ha lasciato in eredità, ne aveva uno che spesso abbiamo ignorato e che, invece, avrebbe potuto cambiare la qualità della nostra vita: la fantasia al potere.
Ben vengano, quindi, i panni appesi con le mollette al tirante del palo delle luminarie della festa di S. Antonio nella centralissima piazza S. Martino.
Forse non tutto è perduto, soprattutto se l’autore dell’insolito gesto l’ha provocatoriamente compiuto con l’intenzione di esprimere il proprio disagio rispetto ad una realtà che, diciamolo con franchezza, lascia poco spazio alla fantasia. E, invece, viva la fantasia!