di Giancristiano Desiderio
Può capitare che si rubi per fame e può accadere che i carabinieri chiudano un occhio e aprano il cuore. Ma quanto accaduto a Telese è un po’ diverso. Non solo perché il comandante della locale stazione dell’Arma ha pagato il conto del furto, ma anche perché i carabinieri erano andati a casa delle due donne autrici del “colpo” con l’intento di arrestarle e invece hanno passato il tempo a giocare con i loro quattro bambini che mangiavano gli hamburger rubati al supermercato per sfamarli. Sì, può sembrare una storia da libro Cuore, ma è più semplice dire che è una storia e basta. E ve la raccontiamo come ce l’hanno raccontata i loro protagonisti in divisa.
Roberto D’Orta, luogotenente, sannita di Sant’Angelo a Cupolo, racconta la scena e ancora si diverte e si emoziona: “Siamo entrati in casa e le due donne prima hanno un po’ divagato cercando di dire e non dire e poi hanno confessato d’aver rubato gli hamburger. Ma perché? Perché i loro quattro piccoli avevano fame e loro non avevano nulla per farli mangiare. I bambini in quel momento stavano proprio mangiando gli hamburger: belli, a tavola, soddisfatti, ci guardavano con occhi curiosi, forse per i cappelli, la divisa e per la presenza estranea. Quando hanno preso un minimo di confidenza, e dopo aver finito di mangiare, si sono alzati da tavola, ci giravano intorno ricorrendosi, giocando e scherzando con noi. Tra le nostre gambe. Che cosa avrei dovuto fare? Quei bambini mi hanno toccato il cuore. Ho pagato il conto: solo 6,50 euro”. Sembra la scena di Anche gli angeli mangiano fagioli con Bud Spencer e Giuliano Gemma che nelle vesti di due improbabili cattivi dal cuore tenero vanno dai rivali per picchiare e sfasciare e si ritrovano circondati da bimbi che fanno loro le feste. Nel nostro caso i carabinieri avrebbero dovuto arrestare delle mamme che avevano rubato degli hamburger surgelati per far mangiare i loro bambini affamati. Il luogotenente D’Orta non ci ha pensato su due volte e ha risolto la questione in altro modo.
Roberto D’Orta ha 48 anni. Sposato, ha due figli ormai grandi. Da trent’anni fa parte dell’Arma dei carabinieri. Per il suo gesto ha ricevuto un apprezzamento per iscritto dal colonnello provinciale dei carabinieri, il colonnello Antonio Carideo: “Perché ha bene interpretato la tradizione dell’Arma: siamo militari ma anche operatori sociali”. Tutto è successo a Telese, al supermarket della catena alimentare Barletta. “Il titolare del supermercato – racconta il luogotenente – ci ha chiamati e ha spiegato i fatti: le due donne avevano preso e pagato un pacco di tovagliolini ma nascondevano nelle gonne gli hamburger. Abbiamo guardato le immagini girate dalla videosorveglianza interna e facilmente siamo risaliti alle autrici del furto”. Due donne del posto di una famiglia di etnia rom ma italiana a tutti gli effetti e da decenni residente a Telese Terme. I carabinieri sono andati a cercare le donne dove sapevano di trovarle: a casa. E lì la scena che abbiamo già descritto: “Abbiamo constato la reale situazione di indigenza e abbiamo verificato che il furto era stato fatto effettivamente per dar da mangiare ai bambini che hanno tra i 4 e i 7 anni”. Il giorno dopo il luogotenente D’Orta è ritornato con i suoi commilitoni a trovare i bambini e le donne: hanno portato loro generi di prima necessità come pane, pasta, latte, biscotti. La famiglia è stata segnalata alla Caritas e ai servizi sociali: “A Telese c’è una certa situazione di indigenza e al comune c’è un Banco alimentare per le famiglie bisognose. Questa famiglia, come ho verificato, non era nell’elenco e l’abbiamo fatta inserire. Non è la prima volta che mi trovo ad affrontare casi di questo tipo. E con i tempi di crisi che viviamo questi episodi tendono a ripetersi. Ma il più delle volte tutto si risolve alla meno peggio perché il titolare del negozio che ha subito il furto non fa denuncia”. In questo caso la denuncia c’è stata, ma la storia ha avuto allo stesso modo un lieto fine. Le due mamme dovranno ugualmente essere segnalate all’autorità giudiziaria “ma – aggiunge il luogotenente D’Orta – credo che tutto si risolverà senza conseguenze per l’evidente stato di necessità”. E per la gioia dei fanciulli.
tratto dal Corriere del Mezzogiorno dell’11 maggio 2014