di Giancristiano Desiderio
Attori e attrici, candidati e candidate. Volti e voti, protagonisti e comparse. Finzione e storia. Con l’ultimo film di Alessandro Siani – Si accettano miracoli – a Sant’Agata dei Goti la realtà ha già superato la fantasia. Perché quando le scelta di attori e comparse si intreccia con la ricerca del consenso può accadere davvero di tutto. Ormai a Sant’Agata dei Goti, all’ombra della statua di Sant’Alfonso de Liguori, proprio lì dove Siani girerà con Fabio De Luigi e Serena Autieri la nuova pellicola, tutti chiedono e credono nel miracolo per vincere le elezioni comunali. Era inevitabile che accadesse. Nella bagarre che si è scatenata tra il sindaco uscente Carmine Valentino e lo sfidante Luigi Di Nuzzi (con il ruolo non secondario della lista dei grillini) l’attore napoletano rischia di passare da protagonista a spalla.
Quando, sul finire dell’inverno, la società cinematografica Cattleya scelse questo antico borgo medievale, Siani che è, come ne Il principe abusivo, attore protagonista e regista non poteva immaginare che si sarebbe trovato con il suo film dentro un altro film. Ma è proprio quanto sta accadendo. Un primo casting si è svolto esattamente un mese fa. Sono state scelte, tra un mare di aspiranti, comparse e caratteristi. Il casting cinematografico si è svolto parallelamente al casting elettorale per la compilazione delle liste. Sembrava tutto finito. Invece, da domani si riprende e con una rilevante novità: il casting sarà itinerante. Nella prima mattinata si cercheranno i volti giusti di donne e uomini del Sud nel centro cittadino e nel pomeriggio nelle frazioni di San Tommaso e di Sant’Anna. Il sindaco uscente, già travolto dall’insolito destino dell’elezione del santagatese Bill De Blasio quale nuovo sindaco di New York, non ha mai nascosto la sua soddisfazione: “Sant’Agata sempre più protagonista”. Il suo sfidante non è dello stesso avviso e negli incontri, nelle piazze, nei comizi non gliele manda a dire e dichiara che ormai si è passati dal dramma alla commedia. Si teme che la scelta dei volti influenzi la ricerca dei voti.
La trama del film è ancora un mistero ma sembra che riguardi una tranquilla vita di paese che è messa sottosopra da un presunto miracolo. Un po’ quello che sta accadendo in questa campagna elettorale che partita in sordina si è ora svegliata di colpo. Tutti si sentono un po’ candidati e un po’ attori, mentre non si contano i registi occulti e i suggeritori. La campagna elettorale, che di per sé ha già non pochi elementi teatrali, si è ora trasformata in un film del tipo Peppone e don Camillo. Quando domani Alessandro Siani tornerà in paese troverà un altro clima. La sfida tra attori e candidati è accesa e resa più intrigante dall’incertezza del risultato. Dalla sua il sindaco Valentino (sinistra) ha l’amministrazione, mentre lo sfidante Di Nuzzi (destra) ha sulla carta la forza dei numeri. Tra i due, che accettano miracoli, c’è di mezzo il copione del film elettorale e la sceneggiatura della pellicola di Siani che alla fine potrebbe fare il miracolo e scritturarli entrambi. Un miracolo.
tratto dal Corriere del Mezzogiorno del 10 maggio 2014