di Billy Nuzzolillo
Esiste ancora lo Stato in Italia? Me lo chiedo spesso negli ultimi tempi, soprattutto in relazione a quanto accade negli stadi e persino sui campi di calcio minore.
Ora tutti a scandalizzarsi perché a discutere con le forze dell’ordine e le istituzioni calcistiche (tra l’altro sotto gli occhi del capo del Governo e del presidente del Senato) vi era un camorrista-ultrà del calibro di Jenny ‘a carogna. Eppure, il collega Simone di Meo aveva descritto benissimo quanto accade nella curva del Napoli nell’articolo “Rapine e vendette, i giocatori del Napoli ostaggio degli ultras” (Il Sole 24 Ore)
Oppure, vogliamo parlare di Umberto Toia, punto di riferimento del gruppo di tifosi bianconeri Tradizione (composto da ex Fighters e Antichi Valori), preso a sprangate nella notte tra il 23 e il 24 dicembre scorso davanti al suo bar Black & White per ragioni riconducibili alla spartizione della curva? (Ultras, ricatti e violenze. L’unica fede è il denaro – il Fatto Quotidiano)
Oppure vogliamo parlare ancora di Daniele De Santis arrestato stanotte con l’accusa di tentato omicidio, ultrà della Roma molto conosciuto negli ambienti della curva giallorossa tant’è vero che andò a parlare con Totti per convincerlo a non giocare il derby del 2004?
O più semplicemente, per riportare il discorso su un piano locale, vogliamo parlare di quanto accaduto lo scorso 5 aprile a Durazzano e di cui, mio malgrado sono stato diretto testimone?
Ebbene, il lunedì che precedeva la gara avevo scritto una lettera al Questore di Benevento per segnalare che “l’incontro di calcio Virtus Goti-Real Cominium in programma sabato 5 aprile 2014 presso lo stadio comunale di Durazzano è a forte rischio incidenti” e che sarebbe stato opportuno “adottare ogni misura di ordine pubblico atta a prevenire possibili incidenti, a partire dalla possibilità di far disputare l’incontro a porte chiuse o in altra sede”. Nella missiva, inoltre, diedi la disponibilità a comunicare “l’orario e il tragitto che il pullman del Real Cominium intende percorrere per giungere allo stadio di Durazzano in modo da prevenire possibili atti di violenza anche al di fuori della suddetta struttura sportiva”.
Nonostante questa precisa e dettagliata segnalazione al responsabile della sicurezza provinciale, il risultato lo conoscete tutti: all’arrivo del pullman del Real Cominium allo stadio di Durazzano (per di più a solo 45 minuti prima dell’inizio della partita) non vi era traccia alcuna di forze dell’ordine e un gruppo di pseudo-tifosi locali potè impunemente aggredire con sassi e spranghe la squadra ospite, con gravi rischi per l’incolumità di ragazzini poco più che diciottenni.
A questo punto torno alla domanda iniziale: esiste ancora lo Stato in Italia?