Quattro roghi dolosi in poco più un mese, l’ultimo dei quali appiccato nella notte tra sabato e domenica. E, nonostante la colata di sabbia e calcestruzzo utilizzata per soffocare l’incendio, le ecoballe continuano a bruciare. Il sito di stoccaggio di Toppa Infuocata, situato nel comune di Fragneto Monforte, è ormai un’emergenza, anche se l’opinione pubblica, e soprattutto le istituzioni, non sembrano rendersi conto delle dimensioni del disastro ambientale che si è abbattuto sul Sannio.
L’odore acre del fumo sprigionato dall’ennesimo rogo ieri si avvertiva persino in Valle Telesina. La zona interessata dal disastro ambientale, quindi, è molto più ampia di quella del comune del territorio di Fragneto. E, al di là della diossina immessa nell’atmosfera a causa della combustione, c’è il pericolo concreto che altre sostanze altamente dannose per la salute umana potrebbero essersi sprigionate in queste ore poiché non è dato realmente sapere cosa effettivamente contengano le circa 60.000 ecoballe depositate su quella maledetta collina nel 2004 durante l’emergenza rifiuti.
Eppure, si ha l’impressione che il sindaco di Fragneto Monforte, Raffaele Caputo, sia stato lasciato solo, tant’è vero che stamani si è visto costretto a chiedere l’intervento dell’esercito per eliminare il pericolo in atto e presidiare permanentemente il sito, fino alla rimozione definitiva dei rifiuti.
Dietro al business dei rifiuti in Campania è notorio che si celano vari interessi, in primis quello della camorra, e lo stesso Caputo nella lettera inviata stamani al ministro senza troppi giri di parola ha ricordato che “gli incendi vengono appiccati in modo sistematico e continuativo per cui c’è il fondato allarme per il possibile interesse di organizzazioni malavitose”.
Inoltre, c’è un’altra “strana” coincidenza che induce ad un’ulteriore riflessione: i roghi sono iniziati quando è diventata finalmente concreta la possibilità che le ecoballe venissero rimosse.
E’ più che lecito a questo punto chiedersi: chi ha interesse a lasciare lì le ecoballe e perché, di fronte ad un disastro ambientale annunciato, finora ci si è sostanzialmente baloccati senza intervenire concretamente?
Caro Nuzzolillo, mi sembra strano che la camorra si sia ricordata dopo nove anni che doveva incenerire le ecoballe di Fragneto Monforte, ma poi, di quali ecoballe si tratta, sono invece balle d normale immondizia indifferenziata. Lo sa bene anche Cimitile, che ora sbraita attribuendo alla camorra la colpa degli incendi. Invece, sempre Cimitile, forse un poco di colpa dovrebbe avercela, visto che ha collaudato positivamente ( ragione per la quale è stato anche inquisito ) l’impianto di Casalduni destinato a produrre le famigerate ecoballe e che invece non operava alcun trattamento di separazione dell’immondizia, limitandosi soltanto ad imballarla così com’era. Risultato; nelle ecoballe confluvano sia l’unido che il secco, ragione per cui non possono essere incenerite, in quanto non utilizzabili da alcun tipo di inceneritore. Ragione per cui forse i roghi attuali sono del tutto spontanei, derivati dalla fermentazione dell’umido che ha dato origine ad un processo di autoinnesco
sono d’accordo con Mario sulle gravi responsabilità dei politici e soprattutto di Cimitile…e la camorra diventa ancora una volta un alibi. non che non ci sia ma essa agisce indisturbata proprio per le responsabilità politiche. questi uomini non provano nemmeno a difendere i territori.Cimitile non si è preoccupato abbastanza delle ecoballe né come presidente della Provincia né adesso che ne è commissario straordinario. E non vedo, nemmeno adesso, una proposta sostenibile e fattibile per risolvere l’emergenza.
e citando le tue parole, Billy:
…” Inoltre, c’è un’altra “strana” coincidenza che induce ad un’ulteriore riflessione: i roghi sono iniziati quando è diventata finalmente concreta la possibilità che le ecoballe venissero rimosse ”
vorrei sapere come mai fai questa affermazione. Partecipando ad alcuni incontri a Fragneto e seguendo i giornali io pensavo che la possibilità di spostarle fosse ancora lontana. Gli amministratori di Fragneto mi hanno confermato che le ecoballe sono ancora proprietà della Fibe e ancora sotto sequestro, Potresti per favore chiarire a me ed agli altri lettori quali sono le tue fonti e come mai sei convinto di questa possibilità? ci sono novità che non conosciamo? grazie per la risposta
maria pia