Ormai a Guardia Sanframondi i temi propri del vivere quotidiano, o quelli che guardano al futuro della nostra cittadina, sono relegati in secondo piano rispetto ad una comunicazione istituzionale (così si dovrebbe chiamare) sempre più prossima alla propaganda.
In questi giorni si sta sviluppando una questione, a mio modo di vedere, molto importante che dovrebbe avere il necessario spazio di discussione. Per amor del cielo, ci sono gli organismi democraticamente eletti che dovrebbero porre all’attenzione dell’opinione pubblica le questioni ed assumere delle decisioni chiare ed in linea della volontà popolare, ma scusatemi se mi permetto di suggerire una azione politica a beneficio della chiarezza per tutti noi.
La questione a cui mi riferisco è quella che tra un po’ di tempo avremo tutta la parte alta del territorio invasa da pali eolici e questo porterà un inevitabile cambiamento del nostro paesaggio, tanto enfatizzato in questo particolare periodo in attesa di discuterne con gli “ambasciatori del vino”.
La questione sollevata da diverse associazioni, dal Presidente provinciale di Coldiretti, e molto bene inquadrata dal Presidente dell’associazione Sannio Cuore dott. Amedeo Ceniccola, ha posto alle istituzioni locali un interrogativo molto semplice su cui esprimersi: pensate che il nostro territorio, particolarmente vocato per la viticoltura, con produzioni di grande qualità, che alcuni paragonano all’Umbria o addirittura la chiamano la Toscana del Sud, con un paesaggio che se maggiormente curato potrebbe seguire la procedura già seguita dal Cilento per un riconoscimento di paesaggio patrimonio dell’Umanità, debba essere deturpato da pali eolici che ne cambieranno inevitabilmente le particolarità ambientali e paesaggistiche? Questo interrogativo è stato indirizzato verso i Sindaci del territorio. Anche alla neocostituita Unione Città dei Sanniti, che porta nel suo seno proprio in questa materia un elemento di contraddizione forte. Contraddizione dovuta al fatto che della Unione fanno parte comuni che hanno scelto di far installare sul proprio territorio impianti eolici ed altri che non si esprimono in tal senso.
A questo interrogativo……. il silenzio!!!!
In particolare mi piace ricordare che il Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi deliberò di non consentire tali impianti sul proprio territorio con le motivazioni legate alla salvaguardia del paesaggio, ma anche perchè la zona alta del territorio guardiese è interessata da una Oasi Faunistica, che purtroppo lo scorso anno fu devastata da un incendio, con una non chiara specificazione su che fine abbiano fatto i circa venti cervi che li erano ospitati.
Ora senza tanti giri di parole, per evitare che ci siano solo comunicati stampa, convegni, buoni propositi (vedasi convegno tenutosi sul castello nel giugno 2011 e richiamato dal dott. Ceniccola nella sua nota) si chiede che le forze politiche presenti in Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi pongano la questione eolico in Consiglio Comunale, assumendo una decisione chiara sul tema, cioè se confermare la posizione già assunta dal consiglio negli anni scorsi, oppure se è di una opinione diversa. Inoltre chiederei una posizione chiara anche sulla questione dell’Oasi Faunistica, e cioè se questa verrà ripristinata insieme ai cervi che li vi vivevano, essendo un elemento di qualificazione ambientale importante per il territorio di Guardia Sanframondi e per l’intero territorio.