Domenica 15 settembre alle ore 19.00, presso il Chiostro di Santa Sofia di Benevento, il trombettista Luca Aquino presenterà il suo nuovo lavoro discografico “aQustico”. L’ingresso sarà libero e l’evento sarà autoprodotto dallo stesso artista. Un regalo alla cittadinanza, un concerto a conclusione di un tour di otto mesi che ha visto Luca calcare palchi di festival di mezzo mondo.
L’album “aQustico” vede in copertina un’opera di Mimmo Paladino, l’etichetta è quella del suo maestro Paolo Fresu e, già dal primo ascolto, sembra il giusto coronamento di un cammino iniziato con l’esordio di ‘Sopra le nuvole’ nel 2007 e poi a seguire ‘Lunaria’, ’Icaro Solo’ e ‘Chiaro’. Contemporaneamente, il buon Luca, non è stato certo con le mani in mano. Svariate, costanti e diversissime sono state le sue collaborazioni con moltissimi musicisti a progetti differenti, confermando quelli che sono pregi di questo artista: la generosità, la curiosità e la versatilità. Il 2012 ha segnato alcune tappe fondamentali nella carriera artistica di Luca Aquino, grazie al particolare suono del suo strumento, capace di fargli arrivare anche i complimenti di un tipo non certo facile come Peter Gabriel. E’ in pianta stabile nel gruppo del francese Manù Katchè, batterista di Sting, e ha ultimamente condiviso il palco con Jon Hassell ed Enrico Rava in un progetto unico dedicato a Gil Evans e col suo maestro, amico e produttore Paolo Fresu. In ‘aQustico’, già dal primo ascolto, si palesano quelle che sono le caratteristiche di questo trombettista, e cioè, l’amore per la melodia, il cantato, ed il suono, il tutto miscelato in un melting pot mai scontato e banale, anzi con rimandi espressivi a volte colti e a volte disincantati al tempo stesso. Una leggerezza compositiva, a volte sfrontata, apprezzata pubblicamente da Roberto Saviano, che affonda le radici in una leggerezza d’animo le quali sono ormai ‘tipiche’ della sua cifra espressiva. In questo lavoro sembrano coesistere tutte le esperienze che Aquino ha vissuto sin dal suo esordio: c’è il Jazz, con la tradizione e il free, l’amore per le atmosfere nordiche e per quelle balcaniche, la melodia mediterranea, con temi che ti entrano in testa dal primo ascolto, il tutto fino ad arrivare al progressive ed alla sperimentazione. Ancora una volta Luca Aquino ci sorprende, e ci dice con questo disco che ‘osare’, ‘essere originali’, essere ‘diversi’ si può, sia nell’aspetto espressivo che compositivo. Lo si può essere anche in un’epoca dove l’appiattimento del linguaggio nel Jazz o nella musica improvvisata la fa da padrone. Lui osa riuscendoci. In ‘aQustico’, ci sono ‘frasi’ belle, scritte bene, originali. Ardui ‘riff’ Hard Bop e lancinanti grida Free coesistono con soffi delicati e dolci nenie, questo a sancire ancora una volta il concetto che quando la musica è vera e genuina, vince.