Il Teatro Romano è tornato a vivere grazie all’impegno del grande attore napoletano Luigi De Filippo e della moglie beneventana Laura Tibaldi, che in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, hanno allestito un cartellone variegato ed interessante, in un felice connubio di teatro e musica. Nell’iniziativa rilevante è stato anche l’apporto della Confindustria locale con diversi sponsor imprenditoriali.
La rassegna diretta da Luigi De Filippo è stata provocatoriamente ed ironicamente intitolata “Risvegli della Bella Dormiente”. Riuscirà a scuotere il sonno delle istituzioni? La commedia di apertura, “A che servono questi quattrini?”, è riuscita a coinvolgere il numeroso pubblico in una girandola di intense emozioni, facendo divertire e riflettere. Il protagonista, un professore di filosofia, interpretato magistralmente da Luigi De Filippo, ha voluto invitare gli uomini a non essere troppo attaccati al denaro, ad alzare lo sguardo al di là dei beni materiali, ad amare la natura, a coltivare la bellezza dei sentimenti umani.
Un messaggi molto attuale in un’epoca di forte caduta dei valori morali e degli ideali di giustizia e solidarietà. La filosofia della commedia è questa: non è importante essere ricco, ma far credere di esserlo, perché a volte basta la fama della ricchezza per avere credibilità ed acclamazioni. Accanto alla bravura di tutti gli interpreti è emersa la figura del “filosofo” De Filippo, deciso e riflessivo, che ricordava a tratti il grande Eduardo, energico ed impulsivo, burbero e bambinesco. Un attore ormai consacrato, che alla venerabile età di 83 anni, riesce a dominare la scena da vero signore.
La sua carriera iniziò nel 1949, quando debuttò al Teatro Valle a Roma con i compagni di liceo. Negli anni, poi, si è cimentato con le commedie di suo padre Peppino e suo zio Eduardo, fino ad interpretare le opere di Moliere, Gogol, Machiavelli e Pirandello. Nel 1960 sposa l’attrice inglese Ann Patricia Fairhurst, dalla quale si separa pochi anni dopo. Nel 1970 si unisce in matrimonio con l’attrice francese Nicole Tessler e nel 1972 nasce la figlia Carolina che lo ha fatto diventare nonno con la nipotina Emma Nicole. Ben presto rimane vedovo e così nel 1997 sposa la beneventana Laura Tibaldi, che collabora con lui nell’attività teatrale e nella direzione del Teatro Parioli di Roma, per il quale sta preparando ben tre commedie per la prossima stagione.
Dopo il primo spettacolo, con un teatro quasi gremito, il secondo appuntamento dedicato all’incontro tra la musica classica ed il cinema, non ha avuto la partecipazione desiderata da De Filippo, che di fronte a tanti posti vuoti, un pò arrabbiato e deluso ha esclamato: “I beneventani si lamentano che qui non si fa nulla, non ci sono eventi, stasera l’evento c’è, si tratta di una grande orchestra. Perché sono rimasti a casa? Peggio per chi non è venuto!”.
Il concerto sinfonico dell’Orchestra Novaklassica, diretto da Carlo Stoppoloni, con la direzione artistica di Erneto Celani, ha appassionato i presenti volteggiando tra le melodie di Cajkovskij, Offenbach, Williams, Morricone e Jones. Prima di cominciare è apparso sul palco lo stesso De Filippo, che ricordando la bellezza della musica ha voluto ribadire che “l’arte è la domenica della vita”, in questa nostra avventura umana, declamando la poesia “Ed è subito sera” di Salvatore Quasimodo.
La strigliata di De Filippo riuscirà a risvegliare i beneventani e a spingerli a recarsi più numerosi a teatro? La risposta si vedrà già con il concerto di Gino Paoli e Danilo Rea, in programma il 12 luglio. Mentre registriamo grande attesa per l’arrivo di Toni Servillo che “legge Napoli”, in cartellone per martedì prossimo.
L’iniziativa di De Filippo va sicuramente incoraggiata come le tante altre iniziative private che in questo mese sono state organizzate in città, come i Concerti della Bottega che si tengono nel cortile di Palazzo Fusco-Rossi in Via Umberto e Sannio Fest in programma dal 18 al 22 luglio in Piazza Roma.