Avrei preferito non rispondere a Gabriele Corona circa gli aspetti deontologici della mia professione. Purtroppo devo prendere atto che lui, come parte offesa nelle indagini a carico di Claudio Principe, avrebbe preferito avere un avvocato avversario meno incisivo di quanto possa essere io. Non può farlo e non può sceglierlo, se ne faccia una ragione.
Non gli basterà appartenere ad una associazione contro il Malaffare, spesso al servizio anche delle sue cose private, come in questo caso, per dare all’opinione pubblica una sua sentenza anticipata di condanna, senza passare al vaglio di un processo, come spesso ha fatto anche in altre occasioni, dove ancor prima che si svolgessero le indagini già aveva pronunciato la sua sentenza. Si vedrà se le responsabilità sono di Principe o di altri.
Se crede di infangare con spigolature il ruolo e l’immagine delle persone casca male. Ho avuto ben altri avversari nella mia vita e certamente non sono affatto preoccupato di chi si erge a difensore della legalità, violandola nel momento in cui mette ombre sull’operato degli altri, in assenza della benchè minima prova. Io sono un avvocato e non un magistrato e il mio compito è difendere le persone che hanno bisogno di una difesa.
Si preoccupa della genuinità della difesa per Fausto Pepe? Fausto Pepe era a perfetta conoscenza da mesi, di questo incarico per averglielo comunicato io direttamente, egli non ha ritenuto di chiedermi conto di questa mia scelta; se lo avesse fatto, lo avrei capito. Corona, difensore della legalità è lo stesso che ha sparato a zero contro i magistrati di Benevento per non aver condiviso in sentenze teoremi dell’accusa basati anche su sue denunce? Le sue denunce sono state ridimensionate da sentenze di assoluzione. Forse farebbe bene ad essere più contenuto nelle sue manifestazioni e ad innamorarsi meno dei suoi desiderata, e capire che oltre ai pubblici ministeri, verso i quali esprimo tutta la mia solidarietà per il lavoro importante che svolgono, spesso minacciati e aggrediti dalle forze criminali e mafiose di questo nostro Paese, c’è sempre un giudice al quale si deve rispetto per il lavoro che svolge. Le sentenze, se non condivise, si possono criticare ed appellare.
Lui mi chiede di abbandonare la difesa di Principe? Non lo farò assolutamente!! Mi batterò per dimostrare la estraneità del Principe ai fatti per i quali s’indaga. Se Fausto Pepe, dovesse ritenere oggi, alla luce della difesa di ufficio assunta per lui da Corona, che la mia difesa in altri processi, possa essere in qualche modo condizionata da questo processo, può tranquillamente revocarmi il mandato …. Io non avrei motivo per dolermene.