Li hanno presi tutti. Anche i due malviventi in fuga. I delinquenti che sabato pomeriggio, a Maddaloni, hanno trasformato un pomeriggio di primavera in un inferno e hanno ucciso il carabiniere Tiziano Della Ratta hanno ora volti e nomi. Sono tre ragazzi di 18, 20 e 22 anni e una donna di 30. Tutti di Napoli. La donna, forse la più efferata, e il diciottenne sono stati arrestati subito. Gli ultimi due, che erano riusciti a fuggire a bordo di una Fiat Uno Bianca, sono stati arrestati grazie ad una imponente operazione dei carabinieri.
La dinamica dei fatti della sparatoria, con il passare delle ore, si è rivelata diversa dalle prime ricostruzioni. I carabinieri non sono giunti in gioielleria quando la rapina era in corso ma si trovavano già nel locale. Il titolare della gioielleria, infatti, in mattinata aveva notato degli strani movimenti e aveva allertato i carabinieri per mostrare loro il video delle telecamere che sorvegliano la gioielleria di via Ponte Carolino a Maddaloni. Il maresciallo Domenico Trombetta e l’appuntato Tiziano Della Ratta erano, dunque, già dentro la gioielleria per vedere il filmato e verificare se i sospettati erano già schedati e dunque noti alle forze dell’ordine. I sospetti del proprietario della gioielleria si sono rivelati drammaticamente fondati.
Quando tre dei malviventi sono entrati nel locale, mentre il quarto attendeva alla guida della Fiat Uno, si sono trovati di fronte i carabinieri, che erano però in abiti borghesi. La sorpresa, completamente inaspettata, non ha messo in fuga i criminali che invece con armi pesanti hanno aperto il fuoco. Questa ricostruzione dei fatti può spiegare perché Tiziano Della Ratta non indossasse il giubbotto antiproiettile. I colpi del fucile a canne mozze lo hanno raggiunto in pieno petto.
Nella sparatoria era presente anche un altro carabiniere di Sant’Agata dei Goti, Pasquale Ciervo, che è riuscito a ferire i malviventi, sia quelli fermati subito, sia il terzo che è riuscito a scappare ed è stato arrestato oggi con il quarto complice. Qua finisce la storia balorda di quattro criminali che pensavano di portarsi via l’incasso di giornata della gioielleria e un po’ di valori e invece hanno ucciso un valoroso carabiniere e distrutto la sua famiglia. Che siano maledetti da un dio e puniti dalla giustizia umana.