“Beccato lo stalker”. A dare l’annuncio sabato scorso via facebook è stata la stessa Danila de Lucia, direttore del settimanale Messaggio d’Oggi, che dal 2009 ha subito le attenzioni particolari di quello che lei stessa definì l’ignoto scriba.
Come scrissi nel 2011 sul sito di Ossigeno per l’informazione (l’osservatorio sui giornalisti minacciati promosso da Fnsi e ordine dei giornalisti) , “in alcune zone interne della Campania, non si respira “aria e camorra”, come in alcuni quartieri di Napoli e in certi comuni del Casertano. Ma anche in queste aree più tranquille può accadere ai giornalisti di essere sottoposti a intimidazioni, minacce ed insulti telefonici. Può accadere a chi fa con scrupolo e rigore il suo lavoro. Ne sa qualcosa Danila de Lucia, una giornalista di 49 anni che a Benevento dirige lo storico settimanale “Messaggio d’Oggi”: da ottobre del 2009 è sottoposta ad una grave forma di stalking da parte di un anonimo che si definisce un “lettore scontento” e che le ha rivolto insulti e minacce per telefono chiamandola presso la redazione e sul portatile, e facendole recapitare due buste contenenti carta igienica con residui di escrementi. Un messaggio simbolico chiarissimo per rafforzare il giudizio espresso con veemenza in quasi tutte le telefonate: “Siete un giornale di merda!”
Nonostante le numerose denunce presentate, il 21 ottobre 2011 fu persino respinto il ricorso proposto dalla stessa Danila de Lucia contro l’archiviazione decisa dal sostituto procuratore della Repubblica che si occupò del caso poiché – secondo il magistrato – mancavano elementi sufficienti a proseguire l’indagine.
Il direttore di Messaggio d’Oggi tempo addietro dichiarò: “Mi hanno consigliato di rivolgermi ad un investigatore privato, ma io non credo che lo farò. Nonostante tutto, credo ancora nelle istituzioni pubbliche, che hanno a disposizione gli strumenti necessari per individuare il mio persecutore. Vorrei tanto guardarlo negli occhi e chiedergli: perché tanto accanimento contro di me?”.
E sabato scorso ha potuto finalmente guardare negli occhi l’ottantenne che da anni aveva reso la sua vita un inferno. Ma per farlo ha dovuto ricorrere all’aiuto di amici, colleghi e, soprattutto, alla tenacia del marito, che si è calato nei panni dell’investigatore per rimediare all’assenza di risultati concreti da parte degli organi istituzionali. Per questo Danila, nel dare l’annuncio su facebook, ha probabilmente scritto: “Beccato lo stalker. E non aggiungo altro”.
Sono stracontento che sia finita e al contempo non posso che provare pietà e rabbia al contempo per quest’uomo che l’età dovrebbe indurre a più virtuosi comportamenti.