E’ trascorso circa un mese dalla prematura e dolorosa scomparsa di Carmelo Imbriani. Una morte profondamente ingiusta e per questo difficile da metabolizzare.
Ognuno di noi, nel proprio cuore, conserva vivo il ricordo del più famoso calciatore sannita di tutti i tempi che è miracolosamente riuscito nell’impresa di unire tutte le tifoserie della penisola, come mai era forse accaduto in precedenza (se si eccettua la tragedia di Superga).
Tutto ciò non è stato casuale perché Carmelo, prima ancora che un bravo calciatore, è stato soprattutto una persona speciale. In fondo, al di là della breve esperienza al Napoli (e del famoso gol all’Inter), Carmelo ha trascorso la sua carriera calcistica lontano dai grossi palcoscenici della serie A. Eppure, sono stati proprio i calciatori che lo hanno conosciuto in quegli anni (a partire da Pino Taglialatela) che hanno contribuito a far conoscere le sue straordinarie doti umane, dando così inizio alla commovente mobilitazione di questi mesi.
Oggi il ricordo di Carmelo è divenuto patrimonio dell’intero mondo calcistico italiano e per questo merita di essere tramandato alle future generazioni attraverso l’intitolazione dello stadio S. Colomba, così come a Milano hanno dedicato lo stadio di San Siro a Giuseppe Meazza o a Perugia lo stadio di Pian di Massiano a Renato Curi. E’ stato lo stesso presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, ad indicare la strada da seguire: la doppia intitolazione. Occorre, cioè, porre il nome di Carmelo accanto a quello del compianto Ciro Vigorito.
Ogni altra scelta (tribuna o antistadio) sarebbe riduttiva, anche perché Carmelo merita di essere ricordato ogniqualvolta un giornale o una televisione nazionale parlerà dello stadio Imbriani-Vigorito di Benevento. Quante volte, invece, si farebbe cenno alla tribuna Imbriani o all’antistadio Imbriani?
Purtroppo con il tempo ci saranno altri personaggi legati al Benevento che mancheranno (questa è la vita) ed ogno volta ci sarà la proposta di intitolare anche a questi lo stadio. Si è deciso che il Santa Colomba si chiami Ciro Vigorito. Per me Imbriani era un calciatore, e soprattutto un tifoso del Benevento. La scelta giusta sarebbe quella di intitolargli la Curva Sud. In defintiva è un piccolo omaggio che di certo non potrà lenire in alcun modo il dolore di chi lo ha amato a cominciare dai familiari. Per loro rimarrà il dramma vissuto al di la di uno stadio, una tribuna o una curva.