(Ottopagine) – Sono ormai trascorsi oltre cinque mesi e di Abele Tacinelli si è persa ogni traccia. E’ ancora totalmente avvolta nel mistero la fine del 56enne di Cerreto Sannita, scomparso nel nulla da ottobre mentre si trovava ricoverato per accertamenti presso l’ospedale Rummo di Benevento. Era lunedì 1 ottobre quando il pensionato si era allontanato dal nosocomio sannita dove si trovava ricoverato da un paio di giorni. Quel lunedì avrebbe dovuto fare degli esami specifici che avrebbero diagnosticato probabilmente la patologia di cui soffriva. Nell’ambulatorio Abele, però, non era mai entrato. Quando medici e infermieri erano andati a cercarlo, avevano trovato la sua stanza vuota e avevano fatto scattare immediatamente l’allarme. Da quel giorno, di Abele nessuna traccia. Scomparso nel nulla. Nessuna delle telecamere presenti nella zona avrebbe ripreso il pensionato allontanarsi dall’ospedale senza soldi e senza documenti di riconoscimento. Incerto anche l’orario in cui Tacinelli sarebbe scappato in modo autonomo e volontariamente. Non è escluso, infatti, che l’uomo sia andato via nel cuore della notte o all’alba, forse spaventato o preoccupato dall’esito degli accertamenti. L’unica cosa certa è che da quel momento nessuno lo ha più visto. Dopo pochi giorni il caso era stato trattato anche dalla popolare trasmissione Rai “Chi l’ha Visto”. In televisione era stato lanciato l’appello a chiunque avesse sue notizie. “Abele ha bisogno di aiuto. È senza soldi e documenti”. Ed ancora, dopo circa una settimana, quando tutti avevano capito che davvero il 56enne era scomparso per davvero, i volontari della protezione civile del gruppo di Cerreto Sannita, con la collaborazione dei colleghi dell’associazione di protezione civile di Benevento, avevano riempito la città di volantini e manifesti formato A4 incollati vicino a tutti gli uffici postali, nei pressi del rione Ferrovia, della Carits, del Terminal degli autobus e in tutte quelle zone che il 56enne poteva raggiungere.
“Ci appelliamo a tutti i cittadini di Benevento e dei paesi limitrofi, chiunque abbia notizie deve immediatamente chiamare il 112 o il 113. Abele ha bisogno di aiuto”, aveva detto a Ottopagine il dottore Giovanni Masella, coordinatore del gruppo di volontari di Cerreto. A Cerreto si è costitutito anche un Comitato civico «Task force per Abele» che in collaborazione con la protezione civile cerca di mantenere sempre alta l’attenzione sul caso. Nonostante le battutte di ricerca, effettuate dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco dopo alcune segnalazioni, nessuno ha però più rivisto l’uomo che viveva in paese dove risiedono anche alcuni nipoti.