Si è costituito ieri sera, presso la sede LIPU e su iniziativa del CODISAM di Sant’Arcangelo Trimonte, con la partecipazione di numerosi cittadini, associazioni, comitati, provenienti da tutta la provincia beneventana, il coordinamento provinciale contro le trivellazioni petrolifere che minacciano il Sannio.
“Nel corso dell’assemblea – si legge in una nota -, si è deciso che il nome del comitato sarà “No Triv Sannio”, per allacciarsi alla stessa lotta che da tempo va avanti in Molise. I lavori del Coordinamento saranno organizzati in gruppi tematici, il primo dei quali è stato costituito nel corso della stessa assemblea, e si occuperà, con la partecipazione di esperti geologi e consulenti legali, del lato tecnico della questione. E’ stata anche sottolineata l’assoluta necessità di svolgere un capillare lavoro di informazione, per portare le popolazioni interessate a conoscenza dell’enorme rischio che stanno correndo.
Non è la prima volta che il Sannio viene coinvolto in simili progetti Già in passato alcune multinazionali del petrolio hanno condotto trivellazioni e carotaggi alla ricerca di un fantomatico petrolio. Ad ora, ed in tanto tempo, nessuno si è mai preoccupato di indagare seriamente sul fine reale di tutta quell’attività di scavo, e non deboli sono i sospetti che quelle buche siano state riempite con rifiuti nocivi. Il nostro territorio deve fronteggiare oggi un attacco senza precedenti. Allo scandalo della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, si sono aggiunti via via il progetto di centrale turboelettrica ‘Luminosa’, quello della centrale sulla faglia sismica di Campolattaro, quello di cementificazione di alcune delle più belle zone cittadine, spacciato per ‘social housing’, e, infine, questo delle trivellazioni.
Si fa perciò doveroso ed urgente il bisogno di reagire, nel segno della massima unità di intenti ed azioni, per difendere noi stessi e le generazioni future dal tentativo di derubarci dell’unica ricchezza che abbiamo: la nostra terra. Il coordinamento si riunirà ogni giovedì alle 18, presso il palazzo del Volontariato in viale Mellusi. La speranza è che, vista la gravità della situazione, tutti i cittadini sanniti si attivino per portare il proprio contributo a questa causa che apparentemente riguarda noi ma che in realtà inciderà pesantemente sul futuro dei nostri figli”.