Walter Zullo, classe 1990, è un promettente difensore originario di Apice. Dopo le esperienze maturate in Lega Pro con Como, Monza e Sud Tirol (oltre a quelle con il Benevento, dove è cresciuto ed ha anche collezionato diverse convocazioni con la Nazionale under 20 di categoria), lo scorso mese di dicembre ha firmato un contratto biennale con l’Avellino in seguito alla scissione consensuale del precedente contratto con il Benevento.
Nel corso della trasmissione Contatto Sport su Prima Tv ha spiegato: “A Benevento non rientravo più nei piani tecnici. Sono cresciuto lì, però ho dovuto badare a me stesso e pensare alla mia carriera quando ho capito che per me non c’era più spazio. Non potevo rifiutare Avellino. A Benevento non mi è stata mai data una concreta possibilità, non hanno mai creduto davvero in me”.
E ha poi aggiunto, sempre secondo quanto riferisce il sito Beneventofree.it: “Spero di dare una mano in questa piazza importante dove sono passati grandi giocatori. Non mi sento più del Benevento e spero che l’Avellino vinca nettamente il derby del 3 febbraio. Ora penso solo ed esclusivamente alla mia squadra”.
Apriti cielo! Sul suo profilo facebook si è scatenata una bagarre per molti versi simile alle assurde polemiche che hanno accompagnato l’intervista di Marchisio al mensile Style (probabilmente inopportuna, ma non scandalosa).
“Da un beneventano è brutto sentire dire queste cose… Sei a dir poco vergognoso e ridicolo. Non sputare nel piatto in cui hai mangiato”. Oppure: “Poteva evitare di dire “spero di vincere in maniera netta” per le sue origini e per il campanilismo che c’è tra la sua città e quella nella quale attualmente sta giocando”. Fino ad arrivare alle offese personali: “È un gran pezzo di merda, ma chi cazzo è, ma dove mai ha giocato… Se non giocava ci stava un motivo…. Ha cambiato dieci allenatori a Benevento e nessuno lo faceva giocare quindi penso che un motivo c’è”.
In verità, non sono mancati anche i commenti benevoli, che poi sono la maggioranza: “L’hanno preso in giro per tre anni sbattendolo in giro per l’Italia e si sono tenuti quei provoloni che ogni domenica ci fanno perdere !!!!! … Domanda a suo cugino Michele quello che gli hanno fatto passare e poi anche tu cambierai opinione su di lui …… Ormai il Benevento calcio e’ una baracca in alto mare”. Oppure: “Nel professionismo non ci sono differenze di squadre, é il suo lavoro. Poi non dimenticare gli errori della nostra società. Walter è un professionista serio”.
Ora a prescindere dalla sana rivalità sportiva che da sempre divide stregoni e lupi, credo che vada chiarito un punto: Zullo ha semplicemente detto che non si sente più del Benevento e non di Benevento. Nulla di scandaloso, quindi. Anzi, a mio avviso è persino scontato lo stato d’animo del calciatore: potrebbe mai sentirsi del Benevento nel momento in cui milita nell’Avellino ed è stato scaricato dalla società giallorossa?
Ragione per cui in occasione dell’atteso derby di febbraio, oltre a gridare “Forza Benevento”, stavolta aggiungerò anche un convinto “Forza Zullo”, a prescindere dalla maglietta che indosserà l’atleta sannita.