Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono stati squalificati per sei mesi dalla Commissione Disciplinare in quanto, pur respingendo la proposta fatta loro (e al bomber Fabio Quagliarella, come risulta dagli atti dell’inchiesta penale), non denunciarono il tentativo di combine del compagno di squadra Matteo Gianello alla vigilia di un Sampdoria-Napoli del maggio 2010. Sostanzialmente la stessa sorte toccata all’allenatore della Juventus, Antonio Conte, anche se in quel caso l’illecito fu consumato.
In entrambi i casi non si tratta di sentenze scandalose in quanto il regolamento punisce l’omessa denuncia e i giudici si sono limitati ad applicare una norma che ogni tesserato della Figc dovrebbe conoscere.
Simone Farina, il calciatore del Gubbio che denunciò il tentativo di manipolazione delle partite scoperchiando il pentolone del calcio-scommesse, è divenuto simbolo di sportività e ha conosciuto quella gloria che i campi da gioco gli avevano precedentemente negato: dalla nomina di ambasciatore Fifa di Sepp Blatter alle foto con Messi. Fino a Prandelli che lo ha invitato per una sgambata di allenamento con la Nazionale.
La scorsa estate, però, è stato costretto ad appendere le scarpe al chiodo ed è volato oltremanica dove l’Aston Villa lo ha ingaggiato come allenatore del settore giovanile. Non per motivi tecnici, sia chiaro, ma per insegnare fair play ed etica sportiva.
Come sottolineò il blog Linkiesta, “Simone Farina rappresenta, a suo modo, un caso singolare di cervello in fuga. E, come tutti i cervelli in fuga, si trascina dietro una domanda: perché in Italia non glielo ha fatto fare nessuno?”.
Semplice: perché in Italia se denunci vieni messo ai margini del branco calcistico. Se, invece, respingi il tentativo di combine e non lo denunci (o magari fai finta di non vedere che i tuoi calciatori vendono le partite) continui la carriera e, al massimo, se ti scoprono ti fai qualche mese di squalifica (comunque ben remunerato).
E’ l’Italia, signori! “L’Italia dimenticata e da dimenticare, metà giardino e metà galera”, come cantava qualche anno fa Francesco De Gregori.