di Lucia Gangale
(Sanniopress) – Fu intitolato ai protagonisti della trasvolata in formazione di 24 idrovolanti sopra l’Oceano Atlantico. A Chicago aprirono la “Italo Balbo’s Avenue” e a Benevento il nuovo Viale degli Atlantici. Erano gli anni ’30. Occorreva ingrandire la città ed aprirla nella parte alta, quella più ariosa, cui fa da sfondo la Dormiente.
Il Viale degli Atlantici parte da Piazza Castello ed è costeggiato da numerosi palazzi signorili, abitati da notabili e da protagonisti della storia cittadina. A cominciare dalla palazzina Nobile, che dà direttamente nella Villa Comunale. Poi il palazzo Zamparelli, palazzo Calandriello, Cammarota, Costanza, villino De Paulis. E’ invece sparito il grazioso villino Meomartini e la palazzina La Motta. Compaiono invece il palazzo Rainone e villa Perrotta. Il famoso tabacchino Mainella, perennemente aperto ed affollato ad ogni ora del giorno, si trova lungo la salita dell’ex carcere. Il titolare abitava nella palazzina Petti. Invece nella villa Perrotta abitava Umberto Perrotta (la realizzò nel 1925), il costruttore della linea ferroviaria Benevento-Cancello. E’ il villino della traversa Via dei Cappuccini, prima dei giardinetti. C’è poi villa Annecchianico, ancora il villino Pironti, esemplare unico di Arte Nouveau in città, il quale compare seminascosto tra la fitta vegetazione che è salita oltre la ringhiera, e con i maggiolini del proprietario parcheggiati sul davanti. A sinistra del villino Pironti si trova Via Martiri d’Ungheria, che collega Viale Atlantici con Viale Mellusi.
Polmone verde situato all’inizio del viale è la Villa Comunale. Di fronte troviamo la caserma Guidoni, che ospitò i reparti dell’Aeronautica. Vi si accedeva dal portone principale, mentre ai lati vi erano due belle scale in pietra. Ospitò gli sfollati di guerra e gli alluvionati del 1949, in condizioni di sovraffollamento e promiscuità. E’ collocata proprio di fronte ai due cancelli della Villa Comunale. Fa invece angolo col Viale Atlantici la Villa De Longis.
Oltre via Filippo Raguzzini si trovano le palazzine verdi delle case popolari, che furono realizzate per accogliere gli sfollati che avevano avuto la casa distrutta dai bombardamenti del 1943.
La prima domenica a piedi del Viale fu inaugurata il 2 dicembre 1973.
Salendo lungo il Viale si incontra l’ex Carcere di San Felice, oggi Soprintendenza. Da qui si spalanca la terrazza naturale sulla valle del Sabato e sulla Dormiente. Si trovano quindi i campi da tennis, i primi ad essere creati dopo l’unico campo della città sorto in epoca fascista alla Colonia Elioterapica. I campi del Viale Atlantici furono voluti negli anni Settanta dal sindaco Pasquale Meomartini.
Il Seminario Arcivescovile fu realizzato negli anni Ottanta su ispirazione dell’arcivescovo Raffaele Calabrìa, ma per concreta volontà del suo successore Carlo Minchiatti, ed inaugurato da Papa Giovanni Paolo II il 2 luglio 1990 (il 2 luglio di ogni anno a Benevento si festeggia la Madonna Santissima delle Grazie). Wojtyla aveva benedetto la prima pietra ed il plastico il 7 giugno 1986, in occasione dell’udienza concessa al Seminario. Il Seminario era dotato di un’azienda agraria per il sostentamento di trecento seminaristi e del personale scolastico. Esso andava a soddisfare l’esigenza di avere un seminario più ampio e confortevole del primo, cioè del Seminario Regionale Pio XI, contiguo al primo, costruito prima, e cioè nel 1932, su progetto dell’ingegner D’Ambrosio, il quale era stato chiuso ed alienato dalla Santa Sede – che ne era proprietaria – allo Stato Italiano in seguito alla ristrutturazione delle regioni ecclesiastiche. Tale Seminario regionale aveva sino a quel momento espletato la funzione di formare i futuri sacerdoti, ospitando docenti provenienti da tutta Italia, nonché allievi dalle province di Avellino, Campobasso, Chieti e Foggia. I seminaristi degli anni ’50 e ’60 andavano a coppie su bici da donna, per via della sottana, e la domenica facevano catechismo nelle campagne beneventane. I beneventani li chiamavano “ciaule nere”, cioè cornacchie, ed indirizzavano loro insulti e lazzi. Nel 1992 il Seminario Pio XI fu adibito a Scuola Allievi Carabinieri. Alla solenne cerimonia di apertura partecipò il Ministro della Difesa Giovanni Spadolini. Sindaco dell’epoca era Antonio Pietrantonio. Dalla Scuola dipendevano i Battaglioni di Chieti e di Reggio Calabria.
Dal 2003 l’ex Seminario è diventato sede della Brigata Comando Scuole Appuntati e Carabinieri, da cui dipendevano le Scuole di Torino, Roma, Reggio Calabria, oltre che, naturalmente, Benevento.
L’ultimo edificio del Viale è Villa Colomba, con il caratteristico muraglione in stile latino che contraddistingue il Viale degli Atlantici. Alla fine del Viale si trovano i giardinetti progettati da Luigi Piccinato, con vista sul panorama circostante: la Bella Dormiente, i monti Camposauro, Taburno e il Partenio. Il coronamento è offerto dalla Chiesa dell’Angelo. La posa della prima pietra si ebbe il 7 aprile 1701 ad opera del cardinale Vincenzo Maria Orsini, futuro Papa Benedetto XIII. Fu bombardata dai tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale e successivamente ristrutturata.
Il monumento ai Caduti in Piazza Castello
Ne è passato di tempo da quando i giovani beneventani si riunivano solo “a piazza” (Piazza Risorgimento).
Nel sabato sera i punti di ritrovo sono ormai molti di più, in particolare piazzetta Vari, Piazza Roma e retro della Rocca dei Rettori, ai piedi del Monumento ai Caduti situato in Piazza Castello.
E’ bello vedere quanta gioventù staziona ai piedi dell’imponente monumento, anche se viene da chiedersi perché il nero dello smog che lo sporca dappertutto sia ancora lì e nessun Ente preposto pensi a farlo ripulire.
Forse pochi sanno che il monumento è opera dello scultore ed incisore romano Publio Morbiducci (Roma,1889 – 1963), al quale fu commissionato dall’allora podestà di Benevento Matteo Renato Donisi.
A partecipare al concorso per realizzare la statua vi fu anche un altro artista, Nicola Silvestri, professore all’istituto Industriale “Bosco Lucarelli” (vicino alla Madonna delle Grazie di Benevento) il quale nel 1925, all’interno della Villa Comunale, aveva realizzato il busto al liberatore di Benevento, Salvatore Rampone.
A Donisi tale progetto non piacque e così affidò la realizzazione del Monumento ai Caduti a Morbiducci. Costui aveva frequentato a Roma l’Istituto di Belle Arti. Fu tra i maggiori artisti del regime. La sua attività prevalente era quella di disegnatore di monete. Fu lui a disegnare il Fascio Littorio. Nel 1923 vinse il concorso per la moneta da Lire 2 per il Regno d’Italia rielaborando il rovescio con la prima raffigurazione del fascio littorio e quello per la medaglia per i Volontari di Guerra.
La Villa Comunale
Situata all’inizio del Viale degli Atlantici, nella parte alta della città di Benevento, la bellissima Villa Comunale, cuore verde di Benevento, fu realizzata su progetto di Alfredo Denhart, già direttore dell’Orto Botanico di Napoli. Luogo di ristoro per cittadini e turisti, essa è dotata di giardini all’inglese su cui spiccano i busti di illustri personaggi cittadini (quali Rummo, Rampone, Ciletti, Mellusi). Nelle Villa compare anche la lapide commemorativa a Raffaele Delcogliano, assessore della Giunta Regionale della Campania barbaramente assassinato a Napoli in un agguato terroristico il 27 aprile 1982 insieme con il suo amico e fidato collaboratore Aldo Iermano (posta il 17 maggio 2003, sindaco Sandro Nicola D’Alessandro). Frutto di un attento studio, la Villa presenta percorsi ben studiati ed apparentemente naturali, con un laghetto, fontane varie, alberi secolari, pini, cedri, ippocastani, piante rare ed esotiche, disposti su un prato ad andamento clivometrico disomogeneo. Elemento caratteristico è il laghetto con i maestosi cigni ed i pesci colorati. Al centro del parco, l’antica rotonda è stata sostituita da un gazebo in ferro. La Villa Comunale fu inaugurata nel 1879 dall’allora sindaco della città, l’avvocato Giuseppe Manciotti. E’ stata completamente ristrutturata nel 2003. L’abbondante nevicata di gennaio 2012 ha procurato alla Villa danni per un milione di euro. A marzo si è conclusa la procedura per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della Villa, che ha potuto così riaprire i cancelli domenica 6 maggio.