(Sanniopress) – Cari visitatori, innanzitutto perdonatemi se per una volta mi occupo di una questione che travalica i confini provinciali ma come ha scritto Antonio Padellaro dalle colonne del Fatto Quotidiano, credo che “di fronte all’incredibile accerchiamento cui sono sottoposti i pm di Palermo da parte di Quirinale, Csm, Avvocatura dello Stato, Pg della Cassazione e governo, una risposta dei cittadini sia indispensabile. A parte Di Pietro (per questo messo al bando dal sinedrio), dai partiti non una sola voce si è levata a sostegno della Procura che sta indagando su una delle più infami trame della storia repubblicana. Quella tra pezzi dello Stato e i vertici di Cosa Nostra. Quella che Paolo Borsellino (ora commemorato dalle solite lacrime di coccodrillo) aveva molto probabilmente scoperto prima di essere assassinato in via D’Amelio. Per averlo ricordato, anche il procuratore generale di Caltanissetta Roberto Scarpinato rischia di pagare un prezzo salato. Sulla guerra dichiarata a questi magistrati impegnati sulla trincea più rischiosa, tacciono perfino i vertici dell’Associazione magistrati con l’eccezione di quello palermitano. Dell’indecente silenzio di tomba osservato dalla quasi totalità della stampa italiana si è occupato Marco Travaglio. Non ci restano che le nostre voci e le vostre firme. Scateniamole come un uragano in questa estate della pavidità e della vergogna, scrivendo a www.ilfattoquotidiano.it Esprimiamo il sostegno più forte ai magistrati coraggiosi che troppi vogliono isolare e punire. Facciamoci sentire!”.
Personalmente ho aderito all’appello ed invito anche voi a farlo. Il silenzio che accompagna questa triste vicenda potrebbe essere la prova generale di un nuovo regime. Non possiamo restare inermi. Occorre reagire.
Ecco il link per aderire all’appello: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/09/stato-mafia-pm-accerchiati-nostra-raccolta-di-firme-per-rompere-silenzio/321271/