(Sanniopress) – Orwell la metteva in questi termini: “ci sono persone, come i vegetariani e i comunisti, con cui è impossibile discutere”. Meglio che non questionino, tra loro, vegetariani e comunisti. A Sanniopress ci aggradano gli incarichi al limite. Chi scrive, vegetariano di mezza tacca, si è preso la briga di colloquiare con il “comunista”, l’assessore all’Ambiente della provincia moritura e vicesindaco di Telese, Gianluca Aceto. Aceto è l’ultimo, o uno degli ultimi, mohicani della sinistra beneventana e l’intenzione era di cianciare di egualitarismo e animalismo. Capire, di rimando, cosa i residui sinistrorsi hanno da offrire alla “liberazione animale”, dunque agli antispecisti beneventani. 10.000 unità, il 3% della provincia, lo si tenga bene a mente.
Offrono spiccioli, poco c’è da dire, bruscolini. Comodo, della genia modaiola, la diciamo malevolmente. Ingenuo, bonario, a tratti sentimentale. Lo chiamiamo “animalismo presentabile”. Mica la versione “ideologica” dello scrivente, secondo la “sentenza” di Aceto.
Capiamoci un po’. Le parole hanno un senso e animalismo ha uno, e un solo significato. Lo diceva il buon Peter Singer: “eguale considerazione degli interessi” oltre i confini di specie. Allora, bellissimo l’impegno contro la vivisezione, e Aceto, per dirne una, ha preso parte alla manifestazione contro Green Hill svoltasi a Benevento. Lodevoli le parole spese contro i circhi con animali, “indegni della società civile”. Giustissima la diserzione del palio di Siena, come l’assessore mi ha raccontato. Novanta minuti di applausi per le parole spese contro gli allevamenti cosiddetti intensivi. Ma siamo pur sempre alla fiacchezza, discorsetti o poco più. E l’interlocutore si rinomina animalista. Lasciamo perdere le questioni alimentari, ché altrimenti non la finiamo più. Ma sia chiaro che il polletto ruspante sulla tavola non denota “eguale considerazione degli interessi”. Andiamo agli atti di governo. E valutiamo. Ho chiesto del patrocinio della Provincia di Benevento a manifestazioni popolari che impieghino animali, da ultimo la Quintana di Melizzano con relativo palio di cavalli. “A mio giudizio non c’è alcuna contraddizione tra il patrocinio ad una manifestazione storica e popolare e una posizione animalista. A meno che lei non sappia che gli animali vengano maltrattati, vivisezionati. Quindi è una scelta che condivido”, mi ha risposto. E, in qualità di vicesindaco di Telese, lei, che è contrario ai circhi con animali, cosa ha fatto per circoscriverne l’attendamento? Sa che il Comune di Alessandria ha predisposto una innovativa ordinanza in materia? Aceto si è inalberato: “Lei ha idea di cosa significhi amministrare un comune di 7.000 abitanti? Ritiene che con i comuni alla canna del gas la priorità sia un’ordinanza sui circhi. Comunque, mi faccia avere il testo dell’ordinanza e la valuteremo”.
Non cincischiamo. Lo strapuntino per i regolamenti anti-circhi, circhi con animali, lo si trova. E il sollazzo con animali giustificato dalla tradizione è, di per sé, l’abominio (cfr. https://www.sanniopress.it/?p=20984 ). Siamo all’animalismo light.
E arriviamo ad un altro punto, assai brevemente. Può essere questa la “sinistra”? Sinistra è egualitarismo, e lo diceva Bobbio (Cfr. Destra e Sinistra). Sempre il filosofo torinese aggiungeva: mai come nella nostra epoca sono state messe in discussione le tre fonti principali di diseguaglianza, la classe, la razza e il sesso. La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola società familiare e poi nella più grande società civile e politica è uno dei segni più certi dell’inarrestabile cammino del genere umano verso l’eguaglianza. E che dire del nuovo atteggiamento verso gli animali? Dibattiti sempre più frequenti ed estesi, riguardanti la liceità della caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là addirittura dei confini del genere umano, un’estensione fondata sulla consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini, per lo meno nella capacità di soffrire? Si capisce che per cogliere il senso di questo grandioso movimento storico occorre alzare la testa dalle schermaglie quotidiane e guardare più in alto e più lontano”. O si supera la barriera di specie o non si sta a sinistra. Nel caso, la Brambilla sarà a sinistra.