(Sanniopress) – Caro direttore in merito al tuo articolo vanno fatte alcune considerazioni, in modo da rendere più completa la tua informazione e soprattutto quella dei lettori. Sono stato presidente di Art Sannio Campania dal 2003 all’aprile del 2008 e da oltre quattro anni, essendo stato nominato assessore alla Provincia, sono impegnato in altri settori che riguardano le mie deleghe alle politiche energetiche, ai trasporti, alla protezione civile e alla sicurezza.
Negli anni della mia presidenza, unitamente al consiglio di amministrazione (va ricordato che la società Art Sannio è governata da un CDA e non solo da un presidente), abbiamo attratto risorse per oltre 21 milioni di euro per il Sannio nel settore dei beni culturali e degli eventi. In tale periodo il bilancio della società è sempre stato in attivo, così come per il 2008, ultimo anno della mia presidenza. Le risorse che sono state attratte, quasi tutti fondi europei, grazie ad un lavoro di managment di grande qualità, hanno prodotto concreti risultati a cominciare dall’accordo Quadro che la Provincia di Benevento ed Art Sannio Campania hanno stipulato in quegli anni con la Regione Campania.
Dal 2008 alla fine del 2010 la società è stata amministrata da un presidente di un altro partito e solo da poco più di un anno è stato nominato presidente il dottore Paradiso, con un CDA composto da rappresentanti di altri partiti.
Se vorrai potremo approfondire la questione, troppe volte banalizzata, attraverso la conoscenza specifica dei risultati conseguiti in quegli anni e dell’impulso economico che la nostra Provincia ha ricevuto, con la realizzazione della rete museale, di Arcos, della valorizzazione dei siti culturali a Benevento ed in molti comuni del Sannio e di tantissime altre iniziative che sarebbe troppo lungo elencare in tale sede.
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Caro Gianvito, innanzitutto ti ringrazio per il contributo al dibattito. Credo, infatti, che la questione Art Sannio meriti un serio approfondimento perchè è emblematica rispetto ad un contesto, la cosiddetta stagione bassoliniana, che ci ha lasciato una pesante eredità sia in termini finanziari che occupazionali. Saremo ben lieti, quindi, di ospitare un tuo ulteriore e più approfondito intervento in modo da comprendere meglio l’origine dell’attuale buco finanziario e le responsabilità politiche ad esso collegate. (b.n.)