(Sanniopress) – Nelle stesse ore in cui il presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, era ospite del salotto del Sannio Fest e spiegava che il suo legame con il Sannio era nato all’ombra delle pale eoliche il maggiore oppositore all’invasione delle fattorie del vento, Luca Colasanto, subiva l’ennesima beffa in Consiglio regionale: e cioè l’inaspettato stop all’approvazione del piano energetico ambientale (vedi: https://www.sanniopress.it/?p=25595) .
Per il povero Colasanto il momento non è dei più felici: prima la clamorosa fuga di una nutrita pattuglia di giornalisti; poi il crescente interesse di lettori e politici verso Ottopagine che, di fatto, ha neutralizzato la clava dell’oscuramento mediatico che il nostro brandiva da anni; infine, a tradirlo è stato un esponente di spicco (Vetrella) di quella Giunta regionale di cui è stato finora l’ambasciatore nel Sannio: come non ricordare, infatti, l’ingombrante presenza del direttore-editore-stampatore del Colasannio ogniqualvolta qualche esponente della giunta Caldoro si è avventurato nelle desolate lande sannite? Foto a iosa e titoli a caratteri cubitali sul suo house organ, salvo poi diventare il giorno dopo paladino della secessione verso il Molise.
Ma il personaggio, si sa, è molto poliedrico e ricco di sfaccettature. Basti pensare, ad esempio, alla sua personalissima concezione dell’ambientalismo: da una parte combatte i produttori di energia eolica e dall’altra misteriosamente tace rispetto alla sciagurata ipotesi di costruzione di una centrale a turbogas a Ponte Valentino o alla temuta trasformazione in gruviera petrolifera del territorio sannita.
E così ieri, il prode difensore della “legalità e della sana democrazia”, non avendo gradito l’ennesimo smacco, è arrivato persino a minacciare le dimissioni, dichiarando testualmente: “Qui ci stanno commissariando tutti, oramai abbiamo colli di bottiglia nell’ordinamento regionale per i quali si può tutto e il contrario di tutto”.
Proprio come l’ambientalismo di matrice colasantiana: tutto e il contrario di tutto.