(Sanniopress) – In questi giorni alla Triennale di Milano, in occasione del Salone del Mobile 2012, sono esposti alcuni progetti di Italo Rota per conto della Repower (vedi: http://www.hominesenergetici.it/02.asp) tra cui una centrale di regolazione a pompaggio idrico da realizzarsi nella provincia di Benevento e un progetto del Parco delle 4 acque che interessa 14 comuni del beneventano.
Il progetto relativo a Campolattaro prevede la realizzazione di una centrale di regolazione mediante pompaggio idrico della potenza media di circa 600 MW che utilizzerà come bacino inferiore un serbatoio esistente e come bacino di monte una conca naturale. Tale tipo di impianto svolge una funzione importante per il sistema elettrico nazionale: permette di utilizzare l’energia prodotta in momenti in cui la domanda non è in grado di assorbirla (ad esempio la notte quando c’è vento e i parchi eolici producono) per pompare acqua dal bacino di valle a quello di monte.
In questo modo si riesce a fare qualcosa di molto utile: immagazzinare dell’energia che altrimenti andrebbe persa per poi riutilizzarla quando ce n’è più bisogno, duranti i picchi della giornata. Il progetto andrà così a svolgere una funzione di importanza strategica nel sistema elettrico italiano ed in particolare nel Sud Italia, caratterizzato da una crescente esigenza di energia “di regolazione” in conseguenza del forte sviluppo in atto e previsto di impianti eolici, non programmabili.
Tutto il progetto sarà caratterizzato da un impatto ambientale e paesaggistico molto contenuto grazie ad accorte scelte tecnologiche e impiantistiche che prevedono tra l’altro la realizzazione di gran parte dell’impianto in sotterraneo. Quale strumento di ulteriore valorizzazione – ambientale e turistica – del territorio sannita è poi previsto il contestuale sviluppo del “Parco delle Quattro Acque”, frutto della collaborazione tra Repower, la Provincia di Benevento e l’arch. Italo Rota.
Mentre il bacino esistente di Campolattaro è caratterizzato da una disponibilità idrica di 109 milioni di metri cubi quello nuovo di Monte Alto, ubicato ad una quota più elevata di circa 500 metri, avrà una capacità molto più ridotta pari a 7 milioni di metri cubi. Poiché l’impianto muoverà acqua in ciclo chiuso tra i due serbatoi, il consumo di acqua sarà molto limitato (inferiore a 30 l/s) e necessario ai soli fini del reintegro delle perdite di sistema. Le condotte di adduzione e restituzione idrica tra i due serbatoi e le gallerie di accesso alla centrale ed agli altri manufatti dell’impianto avranno una lunghezza complessiva di circa 12 chilometri complessivi.
Il Parco della Quattro acque nasce, invece, dalla volontà di Repower di creare progetti in grado di dialogare coi territori di collocazione, riscoprendone valori nascosti e potenzialità. Proprio per questo motivo è stato pensato un ampio progetto di valorizzazione territoriale, in grado di coinvolgere 14 Comuni del Sannio, attraverso la creazione di percorsi conoscitivi capaci di trovare momenti di approfondimento ed analisi in specifiche strutture distribuite nell’area d’intervento. Un parco che avrà come tema principale quello dell’acqua e dell’energia, tra cicli virtuosi e nuovi modelli individuali di organizzazione e gestione del nostro spazio domestico.
La Casa dell’Energia
La Casa dell’Energia, costruita con materiali ecosostenibili, è dedicata al tema dell’energia. Una nuova edificazione nella foresta, in cui l’energia è prodotta da minicentrali alimentate da fonti rinnovabili. La struttura ha le pareti realizzate di mattoni fabbricati con agglomerati ricavati dai vecchi abiti colorati. I blocchi saranno trattati con componenti naturali al fine di ottenere un controllo idrico ed energetico dell’edificio. All’interno del grande volume, collegati dalla scala, vari ambienti in cui è possibile fare piccole conferenze e riscoprire i consumi energetici della nostra quotidianità. La copertura verde, oltre a favorire alte prestazioni in termini di controllo ambientale interno, sarà fruibile dai visitatori.
La Casa della Consapevolezza
Ognuno di noi è un punto che si sposta continuamente su una grande griglia composta di molti strati; questi strati sono i grandi cicli che sottendono l’organizzazione dei rapporti fra uomo e natura, reggono i sistemi che governano il territorio e i gangli vitali delle città, delle metropoli e delle megalopoli. La Casa della Consapevolezza rappresenta il luogo per comprendere gli orditi e le trame di questi grandi cicli: l’acqua, l’energia, i rifiuti, la mobilità, l’aria, le attività produttive, le risorse naturali.
Le Terme
Un ambiente di antica memoria per il recupero del benessere dell’uomo, rivisitato con tutta la forza dei nostri giorni. Un ambito in cui poter riscoprire sulla propria pelle le differenti “specie d’acqua”, grazie alle loro peculiarità chimiche e fisiche, alle loro temperature ottimali ed estreme, alla presenza di sapori e profumi inediti, a panorami ristretti e ampi. Un modo che, nel progetto d’insieme, si affiancherà ad un acquario in grado far riscoprire la fauna acquatica delle zone circostanti.
L’Eremo Acquatico
Insinuate tra questi spazi geografici, approfittando di ogni difficoltà proposta dall’orografia ambientale, le camere dell’albergo costruiscono un ambiente essenziale ma non per questo meno ricco di esperienze sensoriali. Le stanze si organizzeranno sulla disposizione di lucernari, che inonderanno l’ambiente di luce diurna ed apriranno di notte alla visuale di ampi cieli stellati. Vivere un territorio mantenendo intatte le sue caratteristiche.
I fossili ci raccontano una storia lontana – Ciro
Luoghi in cui i fossili ci raccontano una storia lontana: Scipionyx è un genere di dinosauri teropodi viventi in Italia nel Cretaceo inferiore, circa 113 milioni di anni fa. Ad oggi, l’unico scheletro fossile rinvenuto apparteneva ad un esemplare neonato e preserva, in eccezionale stato conservazione, parti di tessuti molli ed organi interni. Si tratta del dinosauro “Ciro” (Scipionyx samniticus) rinvenuto all’inizio degli anni ‘80 a Pietraroja (BN).