(Sanniopress) – E’ in arrivo il terzo quotidiano della città di Benevento. Per un paesone in cui per tradizione si legge poco – o si legge molto ma si comprano pochi giornali – non è poco. Ma Oreste Vigorito, che è presidente del Benevento calcio, sente di dover giocare anche questa partita casalinga con il suo irpino Ottopagine in versione sannita. La campagna acquisti che ha fatto è di tutto rispetto, anche perché gran parte dei giornalisti che ha assunto valgono doppio: li ha tolti al diretto concorrente Il Sannio quotidiano. In particolare, vale non poco il “cartellino” di Franco Santo che da sempre gioca a tutto campo con la squadra giallorossa e con il calcio minore provinciale. Se si considera che il direttore del quotidiano è Salvatore Biazzo – storico giornalista sportivo di mamma Rai – si capirà che proprio il calcio e le pagine sportive saranno uno dei piatti forti delle nuove otto pagine cittadine. Ma per fare un buon quotidiano non basta essere “sportivi”. Al contrario, bisogna praticare un giornalismo aggressivo, virile, falloso e il più delle volte chi lo sa far meglio sono le donne. Vedrete, il giornale di Biazzo saprà giocarsi le sue carte e le sue pagine con determinazione e con lealtà per guadagnarsi da subito un suo spazio a Benevento.
Eppure, non è questa la vera sfida di Ottopagine. Certo, Ottopagine prima di tutto dovrà affermarsi e punterà a fare risultato. Se guardiamo, però, il nuovo quotidiano con gli occhi della città possiamo immaginare che la sfida di Ottopagine è quella di poter migliorare la generale offerta giornalistica della stampa sannita. Gli altri due quotidiani cittadini – Il Sannio e Il Mattino – non giocheranno certamente di rimessa, non si metteranno sulla difensiva, non si chiuderanno in un estenuante catenaccio in attesa del contropiede o della capitolazione. C’è da giurarci che si sono già preparati, avranno fatto qualche cambiamento, hanno messo in conto qualche investimento, miglioramenti, iniziative e tutto quanto fa alla bisogna. La competizione tra i tre quotidiani dovrebbe, almeno in teoria, migliorare cronaca, informazioni, notizie.
La competizione riguarderà più Il Sannio che il giornale di via Perasso e via Chiatamone (anche se ad Avellino proprio Ottopagine è il quotidiano che ha messo seriamente in difficoltà quello che si usa chiamare il “quotidiano napoletano” ma che rappresenta una tradizione giornalistica regionale centenaria). In particolare, Il Sannio al di là delle migliorie e dei potenziamenti dovrà cambiare stile e filosofia. Per dirla con una battuta efficace, Il Sannio non dovrà più essere Il Colasannio. I suoi punti di forza sono soprattutto due: le rotative – i famosi mezzi di produzione di marxiana memoria – e la distribuzione capillare in provincia. Il suo punto debole è la propaganda, la cronaca politica a senso unico, non l’incapacità ma l’impossibilità a suscitare dibattito. Da questo punto di vista Il Sannio non è “il primo quotidiano di Benevento” ma “l’ultimo quotidiano di Benevento” perché non svolge il compito per il quale è nato. Un suo rilancio passa inevitabilmente da questo capovolgimento: dal Colasannio al Sannio. Un cambio di stile (la fattura e lettura del giornale) e un cambio di filosofia (la funzione critica che ora non ha) che sarebbero avvantaggiati dalla testata che è garanzia di appartenenza e identità, mentre Ottopagine potrebbe pagare lo scotto di essere percepito come un giornale estraneo alla città e, in una sorta di contrappasso dantesco, sarebbe il “quotidiano avellinese” o irpino come Il Mattino il “quotidiano napoletano”. Come vedete, il problema è fare su carta il quotidiano che non c’è: il “quotidiano beneventano”.
forza ragazzi ora tocca a voi essere”Stregoni” ed ammaliare,stregando ,con la vostra verve,ci voleva una sterzata ”vigorosa” che sia la volta buona che la città abbia un difensore,un amico vero ,,che la porti ad un risveglio consapevole delle sue potenzialità,di antica ed orgogliosa terra,parlate,fotografate,denunciate,lodate, promuovete, scrivete.
Vi auguro lunga vita ed un grandissimo successo.
una Beneventana Doc,con il sangue Sannita nelle vene.