di Billy Nuzzolillo
(Sanniopress) – Tra i commenti conseguenti le dichiarazioni rilasciate dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Maddalena, ve n’è uno che sicuramente parte da una imprecisione, e cioè che le dichiarazioni sono state rilasciate all’unisono dal duo Maddalena-Clemente. In realtà, entrambe le versioni del colloquio riportate oggi dai quotidiani Il Mattino e Sannio (e dai noi subito riprese ) spiegano che le dichiarazioni del procuratore sono state effettuate “in presenza del sostituto procuratore Antonio Clemente, che ha condiviso la ricostruzione fatta dal capo dell’ufficio”.
Una condivisione che, per molti versi, potremmo definire passiva, soprattutto se si tiene conto del fatto che appena ventiquattro ore prima lo stesso sostituto procuratore che ha condotto le indagini su Quattro Notti e sull’ipermercato di Zamparini aveva dichiarato al quotidiano Il Mattino di non aver chiesto “di essere sostituito” e, a proposito delle motivazioni di tale sostituzione, aveva aggiunto: “Chiedete spiegazioni al procuratore Maddalena” (vedi nostro articolo e foto). Al momento tali dichiarazioni attribuite al sostituto procuratore Clemente non risultano essere state smentite.
Ma c’è anche un altro aspetto della vicenda che lascia quanto meno perplessi: nelle stesse ore in cui il procuratore Maddalena riceveva i giornalisti dei due quotidiani (probabilmente gli unici ad avergli chiesto un colloquio), il legale della famiglia Mastella, Domenico Russo, rilasciava la seguente dichiarazione alla Gazzetta di Benevento di Alfredo Pietronigro:
“Posso riferire che mi risulta che il sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Clemente, sia stato sostituito sia nel procedimento penale cosiddetto Iside Nova-Quattro Notti, dove al suo posto è subentrato il sostituto, Maria Laura Aversano, che nel processo relativo alla vicenda dell’ipermercato Zamparini nel quale invece è subentrata Nicoletta Giammarino. Entrambi i processi sono fissati per l’udienza del 18 aprile dinanzi al Tribunale penale in composizione collegiale. Sembra che sia stato lo stesso sostituto procuratore, Antonio Clemente, ad avanzare la richiesta della propria sostituzione in entrambi i procedimenti. Non sono in grado di dare una spiegazione in merito alle dichiarazioni riportate da alcuni organi di stampa i quali riferiscono che Clemente invece avrebbe affermato di non essere stato lui a chiedere la propria sostituzione. Con grande probabilità tali affermazioni verranno al più presto smentite. Avranno forse inteso male i suoi colleghi giornalisti. Scommettiamo? Lei mi chiede anche se sono a conoscenza che l’onorevole Mastella abbia mai chiesto la sostituzione di Clemente nei due procedimenti in questione: beh se dicessi di no direi una bugia. Certamente se qualcosa è stata fatta è stata fatta sempre nel pieno rispetto della legge e della correttezza. Fermiamoci qua”.
Insomma, il legale della famiglia Mastella già sapeva quanto avrebbero pubblicato oggi i due quotidiani ed era pronto a scommettere su una smentita che in maniera esplicita e diretta sostanzialmente poi non c’è stata.
Credo che la smentita sia implicita nel momento in cui non si contesta la dichiarazione del dott. Maddalena. In fondo, come ha sempre suggerito Giulio Andreotti, è sempre consigliabile non far pubblicare smentite.
Appare anche chiaro che il legale della famiglia Mastella sapesse la notizia con anticipo non sulla stampa ma sull’uscita dei giornali, che è ben altra cosa come gli informati sanno e gli addetti ai lavori dovrebbero sapere.
In poche parole effettivamente c’è un caso Mastella ma al momento ancora non sembra esistere un caso … Clemente
Dalle dichiarazioni del legale di Mastella e dall’evoluzione della vicenda, sembra fuor di dubbio che la sostituzione del P.M. sia stata “sollecitata” dall’ex ministro al dott. Maddalena. Quest’ultimo sarà addivenuto a tanto o dal “timore reverenziale” (chiamiamolo così!) o da una direttiva del Consiglio Superiore della Magistratura. In un caso o nell’altro, resta l’amarezza di una decisione scellerata!