(Sanniopress) – San Giorgio del Sannio pare abbia chiesto i danni – oltre 120mila euro – per la calamità naturale della neve. I cittadini di San Giorgio farebbero bene a chiedere i danni per la calamità politica dell’amministrazione. Son passato da quelle parti dieci giorni fa. Aveva ormai smesso di nevicare da giorni (altrimenti non sarei potuto andare da un capo all’altro del Sannio) e Benevento era ormai libera dalla neve nella sua quasi totalità. I paesi che circondano il capoluogo erano anch’essi stati ripuliti dalla neve e andando verso San Giorgio credevo di trovare un paese pulito, efficiente, libero. In fondo, San Giorgio non è un piccolo comune e merita di essere ben amministrato secondo, appunto, pulizia, efficienza, libertà. Ma giunto in paese mi sono ritrovato in un mare di neve. Era ovunque. Non solo sui tetti delle case, ma anche davanti agli ingressi delle abitazioni, nelle piazze, nelle strada, sui marciapiedi. Il viale Spinelli non era percorribile a piedi perché la neve raggiungeva l’altezza del fusto dei platani. Nella notte non aveva nevicato e, anzi – come detto e ripeto per chiarezza – i fiocchi ormai non cadevano su Benevento e comuni limitrofi da svariati giorni. Però, mentre in tutti gli altri paesi le amministrazioni avevano provveduto come potevano a liberare strade, marciapiedi, strade, abitazioni dalla neve, a San Giorgio era ancora tutto fermo. Come se la neve e il ghiaccio avessero cristallizzato tutto. Il paese era diventato un enorme frigorifero. Un congelatore. Un ghiacciolo. Perché fa così freddo a San Giorgio del Sannio?
I contributi – i soldi – dal sindaco Claudio Ricci e dalla su amministrazione sono un bel po’. Si tratta di soldi che il comune ha anticipato o impegnato per liberare il paese. Tuttavia, se San Giorgio è stato l’ultimo paese del Sannio extra-Fortore – chiamiamolo così – ad essere liberato dalla neve, dopo che la pioggia e il sole hanno fatto la loro parte naturale sciogliendo lo scioglibile, i soldi per quali rimborsi vanno? Nel mio giro per San Giorgio ho visto non pochi sangiorgesi che spalavano il cortile o il marciapiede con pala propria o presa in prestito dal vicino. Non ho visto il sindaco Ricci spalare il paese, come è accaduto invece in molti altri comuni sia nel Sannio sia nelle Marche e in Romagna. Il sindaco avrà senz’altro diretto i lavori dalla sala-macchina del municipio, ne sono certo. I sangiorgesi, però, avrebbero voluto vedere il loro primo cittadino lavorare in prima persona. In questo modo avrebbe giustificato anche meglio la richiesta di 120 mila euro di rimborsi: non solo economicamente ma anche moralmente. Infatti, dal sito altravocedelsannio ho letto questo simpatico documento che riporta una telefonata immaginaria tra il sindaco Ricci e il capo della protezione civile Gabrielli sul modello della famosissima telefonata tra Francesco Schettino, capo della Costa Concordia, e Giorgio de Falco, comandante della capitaneria di porto:
F: Sono Gabrielli della protezione civile, parlo… con il sindaco?
C: Sì, buongiorno.
F: Mi dica per favore il suo nome …
C: Sono Ricci, Claudio Ricci, il sindaco.
F: Ascolti Ricci: ci sono persone intrappolate nel traffico. Adesso lei va sul Viale principale c’è un incrocio con semaforo spento, lato destro, c’è una stradina, la percorre e arriva in Comune. Le è chiaro?
C: Ma c’è la …NEVE.
F: Ascolti Ricci: c’è gente che cammina per quel viale, lei lo percorre in senso inverso. Entra in Comune e mi dice quante donne, quanti bambini, quanti automobilisti hanno bisogno di aiuto. E’ chiaro?! Guardi Ricci: lei si è salvato forse dalle votazioni, ma io la porto… veramente molto male… le faccio passare un’anima di guai. Vada a spalare cazzo!
C: Franco per cortesia…
F: No, per cortesia… lei adesso prende e va in Comune. Mi assicuri che sta andando in Comune.
C: Io sono al Circolo Triste con amici e sto coordinando i soccorsi da qui
F: Che sta coordinando lì? Vada in comune, coordini i soccorsi da li. Lei si rifiuta?
C: Vada a spalare la neve CAZZO!
Naturalmente, è tutto uno scherzo, è chiaro. Tutto, tranne la neve. Quella era proprio vera, reale, ingombrante. Probabilmente, oggi che è 27 febbraio, e fa ancora un po’ freddino, andando a San Giorgio del Sannio troverei ancora tracce evidenti di neve in un comune che avendo chiesto 120mila euro di rimborsi dovrebbe essere stato spalato dall’inizio alla fine. A San Giorgio continua a fare freddo.