(Sanniopress) – Fino alla scorsa primavera per lui era una sorta di demonio. Fedele al giornalismo fatto di scarpe consumate, che aveva appreso (esordiente) all’Unità, non accettava l’idea del chiacchiericcio virtuale, della bacheca in cui esibire l’aspetto intellettuale e le debolezze proprie dell’essere umano (come la passione sportiva o l’imprecazione con finalità maieutica).
Persino un suo arguto e prode centurione, Peppe Porcaro (che non è certo tipo da chiacchiericcio virtuale), non era riuscito a convincerlo circa la possibilità di un uso sociale dello strumento.
Poi, l’improvvisa cacciata da Il Quaderno e la conseguente solidarietà clamorosamente espressagli proprio attraverso il diabolico (per lui) strumento inventato da mister Mark Elliott Zuckerberg (vade retro, Satana…), lo ha finalmente convinto. E così è caduto l’ultimo mito di guerrigliero nostrano anti-facebook.
Ora nella vita, come ben sapete, esiste una sorta di legge del contrappasso in base alla quale anche i maggiori fustigatori di un costume, dissolte le barriere che lo separano dal male, finiscono per provare un’attrazione fatale per quanto hanno precedentemente avversato.
E così ora ritrovo a tutte le ore l’amico Carlo Panella che condivide i post della sua ultima creatura, Il Vaglio, sulle bacheche di amici, conoscenti e gruppi. Persino nell’imminenza dell’inizio delle partite dell’amato Napoli (che un tempo sarebbe stato un vero e proprio sacrilegio!).
La stessa cosa, del resto, è capitata anche al mio amico Giancristiano Desiderio che, pur mantenendo il suo proverbiale aplomb, non disdegna però di postare i suoi editoriali sulla bacheca dei suoi amici blu. E qualche volta lascia persino un commento!
Benvenuti, dunque, tra i fanatici (forse) di facebook!