(Sanniopress) – Non so se sia peggio la neve o i giudizi politici sulla neve. Per mia formazione non cerco mai colpevoli o innocenti. Cerco soltanto di capire, se posso. Con questa nevicata straordinaria ma certamente non unica – chissà quante altre “ere glaciali” ci sono state, ma la nostra memoria umana, troppo umana non lo sa – ho capito una piccola cosa che forse avrei dovuto già capire da tempo: stiamo messi male, peggio di quanto non si immagini. Peggio della neve che crea disagi ci sono le speculazioni sulla neve che crea disagi. Invece di guardare in faccia le cose per quelle che sono, ossia che c’è stata un’abbondante nevicata e che l’Italia – dunque, non solo il Sannio – è un Paese fragile, molto fragile per responsabilità nazionali e locali diffuse nel tempo, in molti, nella politica e nel giornalismo, si sono dedicati allo sport nazionale preferito: la caccia al colpevole.
Nunzia De Girolamo, utilizzando le pagine amiche del Colasannio, ha risolto alla sua maniera i disagi provocati dalla neve nella provincia beneventana rifilando al presidente Cimitile e al suo vice Barbieri una serie di palle di neve. La cronaca dei fatti della De Girolamo è la più autorevole possibile tanto che ha tirato in ballo anche le Sacre Scritture dicendo che si tratta dell’Apocalisse. La deputata berlusconiana si dice personalmente “delusa”, quasi come se la Provincia dovesse lavorare per lei, e individua subito i colpevoli: “Cimitile e Barbieri sono direttamente responsabili dei disagi che hanno colpito la provincia di Benevento”. Proprio così: “direttamente responsabili” senza nessuna possibilità di spiegazione. I “responsabili” dei disagi non sono la neve e il gelo bensì Cimitile e Barbieri che, chissà come, non sono stati capaci di trasformarsi in giganteschi termosifoni per sciogliere la neve ed evitare le gelate. Chiunque sia stato nel Fortore in inverno, anche e soprattutto in un inverno “normale”, sa molto bene di cosa si sta parlando quando si parla del Fortore immerso in una bufera di neve. Lo sa molto bene anche Luca Colasanto che è originario proprio di quelle parti: lì, tra Baselice, Foiano e San Bartolomeo l’inverno non scherza quando è ordinario, figurarsi quando è straordinario. Eppure, Nunzia De Girolamo proprio dalle pagine del giornale che ha come suo fondatore un fortorino non esita a individuare i “diretti responsabili” che hanno lasciato soli i fortorini “che stanno provvedendo da soli”. A questo punto sia la De Girolamo sia Colasanto per dare più senso umano prima che politico alle loro parole e dimostrarsi davvero vicini alle situazioni da loro denunciate dovrebbero fare come ha fatto il sindaco Alemanno a Roma: prendano personalmente in mano la pala e spalino il Fortore.
Però, la Provincia, una volta ricevute in faccia le palle di neve della De Girolamo, non è stata con le mani in mano. Antonio Barbieri ha caricato anche lui a pallettoni di neve e ha sparato con un comunicato che a leggerlo è più incredibile della stessa nevicata. Dopo aver ricordato gli interventi della Provincia, l’ex collega di partito della De Girolamo, ora collega di partito di Cimitile, per offrire “al Lettore e alla pubblica opinione una corretta e completa informazione” ha pensato bene in un comunicato istituzionale di denunciare “l’atteggiamento sconsiderato ed avventato dell’onorevole De Girolamo che si è resa protagonista di un’azione di sciacallaggio mediatico della peggiore specie che qualche sua Collega di Partito avrebbe definito da autentica “vajassa” (il riferimento è ad Alessandra Mussolini).
Sembra quasi di capire che il vicepresidente Barbieri si sia sentito toccato non tanto dalle critiche ingiuste quanto dalla stessa De Girolamo. Come se i due fossero l’un contro l’altra armati per questioni che con la neve non c’entrano nulla. Tanto che le palle di neve che si sono scambiati senza stile e buongusto davanti a tutti i sanniti impegnati a spalare la neve sembrano essere palle di fango. Barbieri, sempre nel comunicato istituzionale, ha precisato che o la De Girolamo è in grado di dire quale tratto di strada è impraticabile per neve o “chiederò all’Autorità Giudiziaria di accertare se, nelle parole dell’onorevole De Girolamo, siano ravvisabili gli estremi di diffamazione aggravata a mezzo stampa perché le sue affermazioni sono non solo false, ma tendono anche a diffondere ingiustificato allarme nei cittadini”. Insomma, come vedete palle di neve e palle di fango. Sempre palle sono. Ma non è finita.
Il vice di Cimitile, sempre nel comunicato istituzionale, annuncia di non rispondere più ad alcuna polemica della De Girolamo e, tuttavia, si chiede cosa volesse intendere “quando ha voluto affibbiarmi l’epiteto di “prescelto” quale Vice presidente della Provincia”. Già, cosa voleva intendere? Barbieri fa un po’ il Marzullo della situazione e dopo essersi fatto la domanda si dà anche la risposta che suona così: “L’onorevole De Girolamo può continuare ad usare il lessico che più le è congeniale, ma non può assolutamente toccarmi, perché io non sono stato né “prescelto”, né “favorito” nelle cariche elettive e politiche ricoperte nel corso della mia trentennale attività. Su questo profilo invece l’onorevolel De Girolamo ha molto da insegnare”.
Tutto questo, è bene sottolinearlo, è andato in scena sul quotidiano Il Sannio e su un comunicato della Provincia nel bel mezzo di una bufera di neve che i due ex colleghi di partito diventati nemici politici hanno amabilmente trasformato in una bufera di fango a beneficio dei sanniti intenti tuttora a spalare la neve.
@
E’ impressione mia o Giancristiano Desiderio sta calando un po’ sia nell’uso della verve che nel modo di argomentare alla sua maniera?
Come se fosse stato colto dalla sindrome di dover per forza proporsi e proporre qualcosa.
Una volta le pastiere, le zeppole, strufoli e panettone si gustavano solo in particolari occasioni ed erano prelibatezze apprezzate, attese e regalavano particolare goduria sia al palato (termine improprio) che all’animo.
Da quando ce li propongono sempre, se ne è perso un po’ quel qualcosa di particolare.
Tant’è che sono diventati usuali prodotti da Discount.
Per carità, la mia è solo una riflessiona scaturita da un pensiero che non sono riuscito a reprimere ma dettato dalla grande considerazione che ho di Giancristiano Desiderio e dalla piacevolezza che avverto nel leggereil suo modo di descrivere la realtà indicandoci spesso una intelligente ed attenta chiave di lettura
Augh! (g.d.)