(Sanniopress) – Estesa alla Valle Caudina l’indagine avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per far luce sui collegamenti degli autotrasportatori che hanno pestato ed inseguito coloro che non volevano aderire alla rivolta dei “forconi” (da Nola a Caserta), nonché degli autori dei danneggiamenti dei Tir (a Maddaloni, Casagiove, Gricignano) e degli incendi di veicoli e depositi (come quello di Trentola Ducenta).
Sul tavolo del pm antimafia Cesare Sirignano (che coordina l’inchiesta) è, infatti, finita anche la denuncia presentata ai carabinieri di San Martino Valle Caudina dall’autotrasportatore di Marigliano picchiato e minacciato venerdì mattina alle porte della cittadina caudina mentre si apprestava a rifornire di merce un supermercato Conad.
L’uomo, com’è noto, poco dopo aver lasciato la Statale Appia fu inseguito da una Mercedes Classe A, bloccato, fatto scendere dal suo mezzo, schiaffeggiato ed, infine, gli furono bucate le ruote anteriori del camion e fracassati i fanali ed il cellulare. Tutto ciò per non aver rispettato lo sciopero.
L’indagine della Dda punta a verificare l’esistenza di collegamenti tra Campania e Sicilia, partendo dal monitoraggio di due aziende di logistica che – come ha rivelato nei giorni scorsi Rosaria Capacchione su Il Mattino – controllano una consistente fetta di mercato del trasporto su gomma in provincia di Caserta e nell’agro nocerino-sarnese. Si tratta delle stesse aziende che hanno aderito alla “rivolta dei forconi” siciliana.
Tra l’altro, non va dimenticato che si tratta di imprese già attenzionate dagli investigatori antimafia e considerate terminali di operazioni riciclaggio e di reivestimento dei Casalesi (in particolare i clan Zagaria, Schiavone, Russo) e della camorra dell’agro nocerino e scafatese. Organizzazioni criminali che proprio nel settore dei trasporti hanno stretto da un decennio un’inossidabile alleanza con Cosa Nostra siciliana e che, come dimostra la recente indagine su camorra e voto di scambio a Montesarchio, hanno una grossa influenza anche sulla Valle Caudina. (b.n.)