(Sanniopress) – E se mandassimo l’opera di Dalisi in fonderia per farne cavatappi, forchette, cucchiai e coltelli in modo che essa possa ancora tornare utile sott’altra forma? Oppure per farne portachiavi, tagliacarte, piccoli monumenti cittadini (souvenir) in modo da utilizzarli per i pochi turisti? In questo modo, tra l’altro, si potrebbe recuperare anche qualche euro e sarebbero contenti sia le bocche fameliche che i cultori del turismo culturale…
La simpatica e provocatoria proposta è stata avanzata in un commento presente sul nostro sito (https://www.sanniopress.it/?p=18504) da Penna Insolente, che aggiunge: “Sarebbe contento anche Lucio Lonardo, che tanto ha difeso quest’opera ma che di solito ama promuovere la educativa politica del riciclaggio. Sarebbe contento Del Vecchio, che finalmente potrebbe presentarsi con una idea Nuova e, nel caso, anche organizzare un’asta di beneficenza… Ed io? Forse riuscirei ad esserne contento anche io, ma ve lo potrei confermare solo il prossimo Natale”.
E ne sarebbe contento anche Fausto Pepe che si libererebbe di un ‘pastrocchio’ che ferisce il cuore e danneggia l’occhio