(Sanniopress) – “E’ stato un sabotaggio. Non è possibile che un cavo d’acciaio certificato possa cedere così”. Michelangelo Lombardi, titolare dell’impresa che si è occupata dell’allestimento disegnato da Riccardo Dalisi lungo il corso Garibaldi ne è sicuro. E lo dichiara con estrema franchezza al sito online Bmagazine.info.
“Certo – aggiunge – non ho prove altrimenti mi comporterei di conseguenza, ma quanto accaduto mi pare molto strano. Sono anni che ci occupiamo di allestimenti, non siamo alle prime armi e le cose le facciamo come si deve… Un cavetto d’acciaio non può rompersi col vento!”
Non è da escludersi, quindi, la presentazione nelle prossime ore di una denuncia, destinata inesorabilmente ad alimentare il “filone giudiziario” della grottesca vicenda delle installazioni natalizie “beneventesi”.
Non mancano, inoltre, le “illuminanti” dichiarazioni del maestro Riccardo Dalisi finito, suo malgrado, nel polverone di fine anno (rilasciate anche in questo caso al sito online Bmagazine.info): «Non si è avuto modo di far maturare appieno la situazione, si è cercato solo di raggiungere subito l’obiettivo e verificare l’effetto globale. Erano una novità e, come in tutte le novità, le cose non si controllano fino in fondo. C’è stato il fattore tempo, velocità… il fatto di vederne l’effetto subito… insomma, una serie di fattori che intervengono sempre in queste circostanze. Non si tratta di un’opera…”, chiarendo inoltre che “è stata un’idea installare queste figure, è sembrata molto simpatica, molto bella e quindi abbiamo operato. Può capitare sempre una disattenzione, un incidente… Poi c’è stato anche, mi pare, il vento che ha fatto… la sua parte».
E, a corredo di questa sorta di “cinepanettone” sannita, il sito online IlQuaderno.it annuncia, infine che è “in arrivo una richiesta di assunzione di responsabilità da parte della minoranza consiliare a Palazzo Mosti nei confronti dell’assessore alla Cultura e vicesindaco Raffaele Del Vecchio. Tradotto significherebbe “dimissioni”.
Insomma, un Natale effervescente e ricco di colpi di scena. E, soprattutto, difficile da prevedere sino a qualche giorno fa.