(Sanniopress) – La manovra ‘salva Italia’ peserà sui lavoratori dipendenti e pensionati per il prossimo anno mediamente 209 euro in più tra Imu prima casa (133 euro) e aumento delle Addizionali regionali Irpef (76 euro). E’ quanto calcola il Servizio politiche territoriali della Uil che ha elaborato gli effetti della reintroduzione dell’imposta sulla prima casa (Imu) e dell’aumento delle Addizionali regionali Irpef dello 0,33% (calcolato su un reddito lordo medio dei contribuenti regione per regione), sui cittadini residenti nei 104 capoluoghi di provincia.
A Roma, mediamente il prossimo anno, per tali imposte, si pagheranno 1.035 euro (524 euro di Irpef regionale e 511 euro per l’Imu); a Milano 841 euro (364 euro per l’Irpef regionale e 477 euro per l’Imu); a Bologna 836 euro (377 euro per l’Irpef regionale e 459 euro per l’Imu); a Rimini 708 euro (377 euro per l’Irpef regionale e 331 euro per l’Imu); a Napoli 670 euro (428 euro per l’Irpef regionale e 242 euro per l’Imu); a Verona 645 euro (324 euro per l’Ipref regionale e 321 per l’Imu); a Padova 644 euro (324 per l’Irpef regionale e 320 per l’Imu); a Frosinone 623 euro (524 euro per l’Irpef regionale e 99 euro per l’IMU); a Benevento, infine, 618 euro (428 euro per l’Irpef regionale e 190 euro l’Imu).