(Sanniopress) – Con il nuovo anno ci sarà una grande novità per i rifiuti: il servizio di smaltimento passerà fin dal 1° gennaio dai Comuni alla Provincia. La data, allo stato attuale delle cose, è questa. Sarà rispettata o tutto sarà rinviato? Non lo sappiamo. Le voci girano ma non c’è nulla di ufficiale. Ma sono tutti pronti per la “staffetta”? E anche se tutto andrà per il verso giusto, non ci saranno disagi? Non è un controsenso passare da un servizio che attualmente funziona a un servizio che potrebbe non funzionare? Il caso non riguarda solo la provincia di Benevento. Anche a Caserta sono nelle medesime condizioni. Allora, facciamo un esempio casertano (così non si arrabbia nessuno) che è calzante anche per il beneventano.
Il Comune di Ruviano da circa due anni gestisce in autonomia il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani servendosi di un sistema che, da un lato, sfrutta la vocazione prettamente agricola del territorio e quindi la possibilità che le famiglie smaltiscano la frazione umida attraverso compostaggio domestico, dall’altro, offre ai cittadini un’isola ecologica nella quale conferire comodamente e direttamente tutte le altre frazioni di rifiuti.
Il piano per la raccolta differenziata prevede la possibilità per il cittadino di scegliere fra tre opzioni:
Opzione A: Il Comune raccoglie “porta a porta” umido, secco indifferenziato e multimateriale;
Opzione B: Il Comune raccoglie “porta a porta” secco indifferenziato e multimateriale, mentre l’umido viene smaltito mediante compostaggio domestico, con riutilizzo per attività agricole, di giardinaggio e orticoltura;
Opzione C: L’utente conferisce personalmente presso l’isola ecologica le frazioni di secco indifferenziato e multimateriale, mentre la frazione umida viene smaltita mediante compostaggio domestico.
A ciascuna fascia corrisponde un importo diverso da pagare. Chi sceglie l’opzione C, contribuendo a ridurre i costi del servizio, godrà di una riduzione della tariffa rispetto a chi sceglie la B o la C, comunque non superando mai € 1,00 al mq (importo molto al di sotto della media nazionale). Una commissione di cittadini controlla periodicamente l’andamento del servizio.
Ed ecco il problema: con l’art. 11 ter della legge n.26/2010 che dispone che dall’1/01/2012 la gestione del servizio di smaltimento rifiuti passi dal comune alla società provinciale GISEC S.P.A si ripropone il fallimentare sistema dei consorzi di gestione dei rifiuti.
Gli amministratori dei comuni dell’Alto Casertano, vedi Ruviano, Camigliano, Francolise, Fontegreca, Castel di Sasso, Capriati al Volturno, per dirne alcuni, hanno gestito egregiamente l’emergenza rifiuti, assicurano tariffe basse e strade pulite ed hanno anche bilanci in attivo. Si sono guadagnati la definizione di Comuni “virtuosi”, eppure, per lo Stato non esistono. Il solito carrozzone politico spazza via tutti, buoni e cattivi.
Il sindaco di Ruviano, Roberto Cusano, proprio non ci sta e si è fatto portavoce del forte dissenso condiviso, organizzando con gli altri amministratori, interventi presso le istituzioni sovracomunali e coinvolgendo anche i media, non ultima la trasmissione “Le Iene”.
Nella puntata della trasmissione andata in onda il 16 novembre, l’Amministratore Unico della GISEC, dott. Di Persia, dichiara: ” come cittadino, mi sentirei “di fottere” se devo pagare €3,50 invece di €1,00″ e parla di una legge “raffazzonata”. L’effetto immediato della Legge sarebbe, infatti, l’imposizione di una tassa unica provinciale, senza prevedere alcuna differenziazione dei comuni in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta. L’assurdo è che i comuni che non si adegueranno a questa legge palesemente iniqua, potranno essere commissariati dal prefetto, così come già accaduto al sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, che si rifiutò, all’indomani dell’entrata in vigore della L.26/2010, di fornire i ruoli della TARSU, in segno di protesta.
“A Ruviano”, dice il sindaco Cusano, “i cittadini sono soddisfatti del servizio, perché hanno costi bassi e risultati elevati, cosa che non avranno più se la gestione passerà alla Provincia. In soli due anni abbiamo raggiunto il risultato del 60 per cento di raccolta differenziata ed abbiamo investito in uomini e mezzi per ottimizzare i risultati”. Aggiunge il vicesindaco, assessore con delega all’ambiente del comune stesso, Andrea Petrazzuoli: “Una commissione di concittadini ha lavorato con noi per garantire un sistema efficiente e conveniente. Non intendiamo essere gettati nel calderone di una provincia associata dai più all’Italia peggiore. Rivendichiamo per Ruviano e per L’Alto casertano il riconoscimento di una realtà virtuosa ed in crescita.” Il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ha auspicato una modifica delle legge affinché i comuni continuino a gestire in proprio il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani.
La situazione della provincia di Benevento è molto simile.
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