di Gabriele Corona *
(Sanniopress) – L’Amministrazione comunale di Benevento ha deciso di cambiare il segretario generale dell’Ente che al momento è il dottore Antonio Orlacchio il quale è anche sindaco di Cautano e notoriamente legato politicamente al Partito Democratico, lo stesso al quale aderiscono il sindaco Fausto Pepe, il suo vice Del Vecchio e gli assessori Lepore, Abbate, Iadanza e De Luca. Sulla sua improvvisa sostituzione che non può attribuita a motivi politici, molti si interrogano e i bene informati, come ad esempio l’ex Direttore Generale Nicola Boccalone, ipotizzano che si sia trattato di una “defenestrazione” da mettere in relazione ai contrasti sorti con il dott. Andrea Lanzalone, dirigente dei settori Finanze, Personale e Ambiente, per la nomina della società incaricata del servizio di pubblicità ed affissioni ma, soprattutto, della “riscossione coattiva delle entrate”.
Comunque sia, il segretario Orlacchio prima di andarsene ha deciso di avviare una puntuale verifica di legittimità di alcuni atti amministrativi, tra i quali l’incarico al Dirigente Lanzalone per l’attività a favore del Comune di San Giuseppe Vesuviano e le determine relative al pagamento dei premi incentivanti a sette dirigenti dell’Ente, che in tal modo percepiscono un salario accessorio di oltre 100.000 euro.
Per la verità questa attività di verifica, che a quanto pare è appena cominciata e determina non poco imbarazzo tra il sindaco e gli assessori comunali che stanno a guardare, appare un po’ tardiva, ma ben venga. Vorremmo allora suggerire al segretario Orlacchio di concentrare la sua attenzione censoria anche sugli atti relativi al Concorso per due dirigenti amministrativi, oggetto di polemiche ed esposti perché sono facilmente individuabili i vincitori.
Questo sindacato, in particolare, ha già segnalato che a febbraio scorso fu pubblicato l’avviso per la “copertura con la procedura della mobilità volontaria, di sei posti di Dirigenti” per i quali venivano indicati esattamente i ruoli, le funzioni da svolgere e i titoli di studio richiesti. Nessuna delle domande pervenute fu accolta dall’Amministrazione che, di conseguenza avrebbe dovuto bandire i concorsi per i sei posti stabiliti. Ed invece il Bando pubblicato il 24 giugno scorso riguarda solo due posti di Dirigenti Amministrativi senza però indicare quali sono. Si potrebbe pertanto intendere che si tratti di dirigenti in grado di assolvere qualunque funzione amministrativa, ma in tal caso non si comprende perché i titoli richiesti sono molto specifici: Laurea in Economia e Commercio, o Ingegneria per l’Ambiente, oppure Lettere o Scienze della Comunicazione. Perché solo questi?
Colpisce che per una funzione “amministrativa” sia stata prevista una laurea specifica in Ingegneria ma non la laurea in giurisprudenza, anche se tra le materie di esame c’è pure il Codice Penale.
Si da il caso che i titoli richiesti sono proprio quelli che a febbraio scorso erano previsti per i posti di Dirigenti ai settori Ambiente-Patrimonio e Cultura e allora perché non dirlo chiaramente?
Sempre per caso, risulta che proprio i titoli richiesti per l’attale concorso sono quelli posseduti da due dei coordinatori in servizio che fino a pochi mesi orsono hanno svolto le funzioni di dirigenti.
Insomma sono davvero tante le stranezze di questo concorso le cui prove scritte sono previste per il 30 agosto e il 1° settembre con la ammissione di 45 candidati, di cui 14 della provincia di Benevento, e la esclusione di 13 concorrenti che non avrebbero i titoli richiesti o quelli equipollenti. È facile immaginare che in queste condizioni la pubblica amministrazione e gli stessi eventuali vincitori si espongono a contenzioni e ricorsi e pertanto sarebbe davvero il caso che il segretario Orlacchio, seppur in ritardo, provvedesse ad annullare gli atti relativi.
*coordinamento provinciale Slai Cobas