di Vincenzo Leso
(Sanniopress) – Le recenti iniziative del governo, in merito alle Province, hanno riportato l’attenzione della popolazione sannita sulla possibilità di nuove prospettive amministrative e politiche. Si è ripreso il discorso di creare una nuova Regione per il Sannio.
Per chi, come me, da tempo auspica che il Sannio Beneventano si stacchi dalla Campania, è un percorso auspicabile. A scanso di equivoci preciso subito che due sono i motivi per i quali desidero il distacco della province di Benevento ed Avellino dalla Campania: il primo è che siamo stati, siamo e saremo sempre penalizzati, restando in Campania, dalla sproporzione demografica tra Napoli e Caserta da un lato e noi dall’altro. Il secondo motivo è che, a mio avviso, è un vero peccato non riprendere i fili della storia del nostro territorio sannita, una storia ancora viva e ricca nel contempo di memorie e di spunti per il presente e per il futuro. E’ nella natura delle cose che i territori dell’antico Sannio aspirino ad una nuova collocazione in grado di tutelare e valorizzare il Sannio tutto, finora mortificato nelle sue potenzialità.
Tuttavia il percorso è difficile e credo che possa essere reso ancora più arduo se non si è disposti ciascuno a fare qualche sacrificio. Innanzitutto occorrerebbe entrare in una prospettiva di lungo termine, per la quale comunque (indipendentemente dall’esito dell’attuale crisi relativa alle Province) si deve perseguire l’obiettivo lavorando sulla nostra cultura e sulla identità sannita.
In secondo luogo occorre non farsi intralciare dalle ambizioni, come quella di ambire a diventare capoluogo di Regione. Non è questo il momento di dividersi. E’ il momento di addivenire ad una nuova realtà. Molise, Sannio Beneventano, Sannio Avellinese e zone limitrofe dovrebbero badare solo a questo.
Sarà la Storia futura a prospettarci, poi, gli scenari migliori.