La proposta del governatore della Campania, Stefano Caldoro, di accorpare le province di Avellino e Benevento per “risparmiare il 50 per cento delle spese prodotte dal ceto politico, oltre che recuperare, ad esempio, il patrimonio immobiliare” potrebbe essere liquidata con la parola stronzata, che secondo Wikipedia “è un termine colorito di uso comune che sta ad indicare un oggetto o una cosa di poco conto o un’affermazione ridicola pronunciata da qualcuno”.
Purtroppo, siccome a formularla è la massima carica istituzionale campana, utilizzerò un linguaggio meno colorito, definendola una sciocchezza inaudita.
Il presidente della Giunta regionale della Campania, con questa proposta riesce in un’impresa che fino a qualche settimana fa sembrava quasi impossibile: far rimpiangere Antonio Bassolino, la cui decennale esperienza alla guida della Regione provoca, ancora oggi, profonda irritazione ed imbarazzo persino nel centrosinistra…
Stefano Caldoro, della cui presenza al vertice della Regione si sono finora accorti in pochi, riesce anche in un’altra impresa titanica: insidiare Bassolino nella speciale classifica relativa al peggior Governatore campano della storia. Un primato, quello dell’esponente politico di Afragola, ottenuto – si badi bene -ai danni di competitors di tutto rispetto: si va, solo per citare i più recenti, dai democristiani Giovanni Grasso e Ferdinando Clemente di San Luca all’alleatino Antonio Rastrelli, finendo al ribaltonista Andrea Losco.