di Billy Nuzzolillo*
(Sanniopress) – E’ legittimo che un editore decida di cambiare un direttore, e persino la linea editoriale di un giornale. Non sono però accettabili le modalità con cui l’editore de “Il Quaderno” (mancata motivazione e preavviso) ha proceduto alla rimozione di Carlo Panella, a cui è stato negata persino la possibilità di congedarsi dai lettori del giornale che pure aveva fondato e ininterrottamente diretto per oltre vent’anni.
Ma ancora più grave è un altro aspetto della vicenda (poco sottolineato in queste ore), e cioè la mancata corresponsione degli emolumenti dallo scorso gennaio ai giornalisti Roberto Russo, Tiziana Nardone e Grazia Palmieri e alla segretaria di redazione Alessandra Chiusolo, oltre che il mancato pagamento delle prestazioni professionali fornite dal fotoreporter Luigi Mastromarino.
Colleghi che, è bene sottolinearlo, non sono giuridicamente inquadrati ai sensi del Contratto nazionale di lavoro giornalistico bensì attraverso contratti di lavoro a termine o a progetto. Ci troviamo, dunque, in presenza di giornalisti precari e atipici, senza adeguate tutele, che percepiscono compensi non rispondenti alla qualità e quantità del lavoro prodotto (e ce ne sono tanti altri nella nostra realtà, persino in condizioni peggiori).
Una situazione gravissima a cui l’editore deve porre rimedio al più presto e rispetto alla quale dovrà intervenire anche il nuovo direttore responsabile de “Il Quaderno”, Federica Rossi, a cui colgo l’occasione per rivolgere un sincero augurio di buon lavoro, sicuro che saprà essere all’altezza del difficile compito che l’attende.
* componente direttivo Assostampa Campania – Sindacato regionale dei giornalisti