(Sanniopress) – Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti interviene con fermezza sul problema dello sfruttamento del lavoro precario nel settore giornalistico, un fenomeno particolarmente diffuso anche nel Sannio. E’ di questi giorni, infatti, la notizia dei giornalisti del gruppo editoriale “Il Quaderno” (precari e inquadrati con contratti atipici o a termine), che non percepiscono lo stipendio da molti mesi. Un caso assolutamente non isolato e venuto clamorosamente alla luce in seguito alla clamorosa sostituzione del direttore della testata, Carlo Panella.
“La libertà di stampa e la qualità dell’informazione passano attraverso il rispetto delle regole e della dignità delle persone e del loro lavoro – si legge nell’ordine del giorno approvato con 136 voti favorevoli e due astenuti -. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti esprime la sua ferma condanna per le pratiche sempre più diffuse di sfruttamento del lavoro giornalistico e ribadisce la necessità di avviare un’azione a largo raggio su questa tematica, diventata ormai un’emergenza, al fine di garantire uguali diritti a tutti coloro che svolgono la professione giornalistica”.
Il Cnog chiede ai direttori “di vigilare e farsi parte attiva affinché le prestazioni di lavoro giornalistico affidate a colleghi non contrattualizzati non ledano la loro dignità professionale dal punto di vista etico e dei compensi troppo bassi. Facendo in tal caso emergere eventuali violazioni di tipo deontologico a carico degli stessi direttori e dei colleghi con funzioni dirigenziali che tollerano queste situazioni”. Chiede inoltre che “sia istituito, anche sulla scorta di quanto segnalato dai presidenti degli Ordini regionali, un Comitato Tecnico Permanente che avvalendosi di contributi legali e di esperti, individui un Quadro normativo che consenta di dare nuovi strumenti per la tutela della dignità giornalistica e certezze di diritto per gli Ordini regionali chiamati a intervenire in materia disciplinare” e che “sia istituita al più presto una soglia minima di retribuzione che i contributi pubblici alle aziende editoriali siano vincolati a criteri di chiarezza e trasparenza, escludendo gli editori che non applicano ai giornalisti condizioni contrattuali dignitose”.
L’Ordine sollecita “l’Inpgi ad avviare ispezioni a tutela del rispetto delle norme contrattuali nelle aziende, con particolare riferimento al lavoro precario. E a valutare la posizione di chi pur essendo in pensione continua a svolgere la professione con le modalità del lavoro dipendente utilizzando i benefici di legge a danno dei colleghi in attesa di essere regolarizzati” ed esprime “pieno appoggio all’iniziativa di convocare a Firenze per ottobre un incontro nazionale della categoria con Fnsi e Inpgi per affrontare insieme la grande emergenza dei precari”.
Di lotta al precariato e alla disoccupazione nel settore giornalistico si parlerà il prossimo 29 giugno presso l’hotel Alabardieri di Napoli, alle ore 10, in un convegno promosso dall’Assostampa Campania d’intesa con la FNSI. “Nell’occasione – spiega il presidente del sindacato dei giornalisti della Campania, Enzo Colimoro – si discuterà anche della proposta avanzata in più parti d’Italia (e soprattutto in Campania) di ipotizzare una giornata di sciopero a sostegno delle difficoltà del precariato giornalistico. (b.n.)