di Gabriele Corona *
(Sanniopress) – La Stampa, quotidiano di Torino, pubblica oggi un articolo dal titolo: “Inchiesta P4- ‘Papa mi fa paura’. L’imprenditore e l’affare della megacentrale. Progetto a Benevento, il parlamentare PdL chiedeva soldi”. Si riferisce alle dichiarazioni rese ai magistrati Curcio e Woodcock da Marcello Fasolino, imprenditore napoletano e fondatore della società Luminosa, che vorrebbe realizzare a Benevento una centrale a turbogas da 385 mega watt, in località Ponte Valentino. I Pm titolari dell’inchiesta che coinvolge faccendieri vari e fa tremare i palazzi del potere ritengono che Fasolino abbia versato soldi ad Alfonso Papa, magistrato distaccato da molti anni al Ministero della Giustizia con Castelli e Mastella, oggi deputato del Partito delle Libertà e componente della commissione parlamentare Antimafia, per favorire la costruzione della centrale da 300 milioni di euro. Dagli atti di indagine risulta che il consigliere delegato della Luminosa, interessato anche alla costruzione di palazzi per residenze e servizi nella Rotonda delle scienze, ha confermato di aver pagato il deputato berlusconiano, dichiarando: “Io faccio l’imprenditore e sebbene ritengo di fare le cose per bene e onestamente, è ovvio che, in quest’epoca, c’è sempre il timore di essere oggetto di attenzioni giudiziarie e d’altra parte il Papa si poneva come persona in grado di prendere notizie e di influire su e in ambiti giudiziari.”
Altrabenevento che da anni contrasta la realizzazione della centrale a turbogas Luminosa, si augura che adesso, finalmente, Luca Colasanto, editore-direttore de Il Sannio Quotidiano consigliere regionale del PdL, si decida a dirci che ne pensa del progetto presentato dalla Luminosa.
Colasanto, infatti non ha mai partecipato agli incontri istituzionali convocati dal Comune di Benevento per contrastare la costruzione della centrale, non ha votato l’ordine del giorno del consiglio regionale contro la Luminosa e non ha mai convocato su questa vicenda la riunione della commissione ambiente della Regione Campania di cui è presidente. Sarebbe il caso di sentire sull’argomento anche l’on. Nunzia De Girolamo, anch’essa beneventana e deputato del PdL.
Altrabenevento si augura, infine che ora la magistratura possa fare luce anche sul comportamento degli imprenditori, dei politici e dei funzionari beneventani che hanno sostenuto il progetto della Luminosa, un affare da 300 milioni di euro, fino a consentirle di avere le autorizzazioni necessarie per costruire l’impianto fortemente inquinante in zona alluvionale, nel corridoio ecologico alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro, in una zona caratterizzata da forte stagnazione dell’aria.
* presidente di Altrabenevento