(Sanniopress) – Impresecheresistono, il movimento spontaneo di piccoli imprenditori, nato nel 2009 per far“sentire la voce” delle piccole imprese italiane, considera assolutamente necessario fermare l’entrata in vigore del sistema SISTRI. “Chiediamo alle associazioni di categoria e al Ministero dell’Ambiente che venga urgentemente istituito un gruppo di lavoro finalizzato allo studio di un sistema di tracciabilità dei rifiuti meno oneroso per le imprese, più efficiente e maggiormente efficace nei confronti dello smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi” spiega il coordinatore regionale campano, Pietro Di Lorenzo.
Il sistema Sistri continua a manifestare i numerosi problemi che fino ad oggi ne hanno impedito l’entrata in vigore. Per molte aziende, l’enorme difficoltà connessa all’utilizzo del sistema significherà il blocco completo dell’attività lavorativa e ingenti perdite finanziarie. Per moltissime altre, tale sistema non farà altro che accrescere i costi per la burocrazia e significherà un’ulteriore perdita di competitività.
“A fronte dell’indifferenza del Ministero dell’Ambiente – spiega ancora Di Lorenzo -, Impresecheresistono, con il prezioso aiuto di www.sistriforum.com e i diversi gruppi nati su Facebook, ha pubblicato sul proprio sito, www.impresecheresistono.org e sul blog icrl.wordpress.com una petizione che le aziende interessate, possono scaricare, timbrare, firmare e inviare, entro il 25 maggio, ai riferimenti presenti in calce alla pagina”.
Impresecheresistono, dal 5 maggio, giorno della pubblicazione della petizione, in pochi giorni ha ricevuto gli appelli firmati da più di 700 aziende ed enti di tutta Italia, dalla Valle d’Aosta, al Trentino, alla Sicilia e alla Sardegna, con una media di circa 100 appelli al giorno. “Questi numeri, resi possibili dal rapidissimo passaparola favorito dalla “rete”, dimostrano che le imprese italiane non sono più disposte a sopportare ulteriori casi di “malaburocrazia”, ancor meno in un momento difficile come questo per la nostra economia. Impresecheresistono – conclude Di Lorenzo – auspica che le imprese italiane, nel più breve tempo possibile, vengano fornite di uno strumento veramente efficace alla lotta dello smaltimento illegale dei rifiuti” .
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