(Sanniopress) – Martedì 24 maggio alle ore 17.00, presso la Biblioteca Provinciale al corso Garibaldi (Palazzo Terragnoli) di Benevento, si svolgerà un incontro-dibattito per informare i cittadini-elettori sull’energia nucleare e sull’imminente referendum.
Dopo l’introduzione di Maria Chiara Petrone, curatrice dell’incontro, interverranno: Camillo Campolongo, referente energia del Wwf Campania; Angelo Bonelli, presidente Verdi-Italia; Sergio Ulgiati, professore di chimica e ricercatore all’Università Parthenope di Napoli; Nicola Sguera, docente di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico “Rummo” di Benevento. Seguirà un dibattito.
L’incontro è organizzato dal Wwf Sannio con il sostegno di Rete Arcobaleno Benevento ed il Comitato Referendario Sannita 2 Sì per l’Acqua Bene Comune.
“In particolare – spiegano gli organizzatori- sarà presentata la posizione del Wwf Italia ed internazionale fondata sulle seguenti considerazioni: l’uranio non è presente in Italia e quindi saremmo costretti all’importazione, così come oggi lo siamo con il petrolio e il gas; le riserve di uranio realmente sfruttabili sono sufficienti ad alimentare gli attuali 440 reattori per soli 40-50 anni; in Italia esistono problemi enormi per individuare un sito adatto come il caso di Scanzano Jonico ha dimostrato qualche anno fa; la ricerca per l’energia nucleare ha bruciato il 90% delle spese di ricerca destinate alle fonti energetiche alternative ai combustibili fossili; i costi ed i tempi per la realizzazione delle centrali sempre fuori controllo, come per gli ultimi 10 reattori costruiti in India che hanno avuto un aumento dei costi del 300 per cento in media e la centrale in costruzione in Finlandia, che dopo 16 mesi di lavori aveva accumulato un ritardo di ben 18 mesi con un aumento dei costi stimato in circa 700 milioni di euro”.
Il Wwf, com’è noto, inviterà i cittadini a votare “Sì” e a chiedere quindi l’abrogazione del decreto che riporterebbe nel nostro paese questa forma di energia pericolosa (come conferma il recente disastro nucleare in Giappone, ma anche la questione mai risolta di Chernobyl.