I Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi, “Cittadini in Movimento”, dopo aver efficacemente fronteggiato la realizzazione dell’impianto Vocem nel comune di San Salvatore Telesino, denunciano ora le presunte manovre politiche per portare a Puglianello le ceneri del termovalorizzatore di Acerra. “Non abbiamo fatto in tempo ad archiviare la vicenda VOCEM – scrivono in una nota – che già dobbiamo iniziare ad occuparci di altri grandi impianti di trattamento di rifiuti e produzione di energia che si vorrebbero costruire sul nostro territorio senza alcuna informazione preventiva ai cittadini che li dovrebbero subire”.
“In particolare si parla con insistenza di un impianto di smaltimento di rifiuti speciali a Puglianello. Il sindaco Bartone sta cercando di far firmare ai colleghi amministratori del Comune di Puglianello ‘un documento d’intesa’ per un ‘insediamento per il recupero e valorizzazione di rifiuti speciali'”.
“Il sindaco Bartone – prosegue la nota dei Comitati Civici – ha preso contatti con un certo signor Amato, Amministratore Delegato della RMB Spa, già attiva in Campania come fornitore del servizio di recupero delle ceneri tossiche prodotte dall’Inceneritore di Acerra. La RMB trasporta per lunghi chilometri, in tutta Italia, il suo prezioso carico di ceneri tossiche fino a Polpenazze del Garda. Forse il sindaco si preoccupa dell’inquinamento prodotto da questi traffici e considera il lato positivo dell’implementazione di un insediamento a Puglianello, adatto alla ‘rivalutazione’ di questo materiale in quanto esso, e tanti altri rifiuti speciali, verrebbero perlomeno smaltiti a chilometri zero…”.
“L’esperienza vissuta in tutta la Valle Telesina per l’Inceneritore di rifiuti speciali da costruire a San Salvatore Telesino pare non abbia insegnato agli amministratori del nostro territorio assolutamente nulla”, sentenziano i componenti dei Comitati. “Naturalmente le parti chiamate a firmare il documento in oggetto sono tranquillizzate dal fatto che tale firma non ha, ancora, una ‘natura cogente’ a proposito delle decisioni che saranno in seguito adottate per la gestione del ‘progetto di sviluppo di un insediamento produttivo…. Ancora una volta nel silenzio e segreto più assoluto si tenta di programmare, si portano avanti trattative segrete, si cercano complicità e assenso per poi presentare ai cittadini un fatto quasi compiuto, contro cui bisognerà correre ai ripari, fare battaglia, spendere energie e risorse per impedire l’ennesimo tentativo di scempio del nostro territorio”.
“Sempre sul territorio di Puglianello – si aggiunge nella nota – si parla con sempre maggior insistenza di un altro mega impianto di digestione anaerobica per lo smaltimento di liquami zootecnici, ricorrendo, ancora una volta, alla combustione ed all’innato fiuto della politica locale a servirsi di queste situazioni a metà fra esigenze reali e speculazioni pagate da noi cittadini. Ovviamente a nessuno è venuta la voglia di implementare un impianto di compostaggio, uno di quelli veri”.
“Siamo veramente stufi di tutto questo”, concludono i rappresentanti civici. “Stufi dell’incapacità politica di queste persone che hanno i paraocchi, non riescono / non vogliono capire che vogliamo un diverso sviluppo. Bisognerebbe dargli finalmente il benservito, e per sempre! Viviamo in un’area verde e a ‘reale vocazione agricola’, davvero non ci vuole una grande capacità politica ed amministrativa per programmare un’economia coerente e sostenibile per questa manciata di piccoli comuni e dei loro abitanti. Si continua, invece, a parlare di insediamenti produttivi spesso collegati strettamente ai rifiuti, e capannoni industriali (inutilizzati, cioè inutili), mentre si continuano a tollerare cave abusive in montagne sventrate, fiumi derubati quotidianamente e usati solo per sversamenti altrettanto abusivi”.